Scadenza dei termini per l’impugnazione del licenziamento: responsabile il difensore del lavoratore

Pubblicato il 03 novembre 2010 La Cassazione, III Sezione civile, con sentenza n. 22274 del 2 novembre 2010, ha stabilito che l’azione giudiziale di annullamento per licenziamento illegittimo è prescritta dopo 5 anni. Non rileva, per la sospensione della prescrizione, che nel frattempo sia compiuta altra attività. Questo in riferimento ai casi precedenti al collegato lavoro che ha ridotto ulteriormente a 270 giorni l’impugnazione del licenziamento.

 Dunque, se osservato il periodo previsto di 60 giorni per l’impugnazione, la successiva azione giudiziale può essere proposta nel termine di 5 anni. La situazione trattata vedeva una cassiera citare il proprio legale per responsabilità professionale.
Condividi l'articolo
Potrebbe interessarti anche

CCNL Distribuzione moderna organizzata - Ipotesi di accordo del 23/04/2024

06/05/2024

Decreto PNRR e maxi sanzione per lavoro nero

02/05/2024

Bonus consulenza su quotazione PMI

02/05/2024

Tax credit quotazione PMI anche per il 2024

02/05/2024

Maxi sanzione per lavoro irregolare: le modifiche del Decreto PNRR

02/05/2024

La NASpI decade se non si comunica il lavoro autonomo, anche preesistente

02/05/2024

Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".

Leggi informativa sulla privacy