Scadenze fiscali, il lunedì nero dei contribuenti e dei professionisti

Pubblicato il 25 novembre 2019

Pochi giorni ancora e i contribuenti e gli studi professionali si troveranno coinvolti in un vero e proprio ingorgo fiscale: lunedì 2 dicembre 2019, infatti, scadranno contemporaneamente diversi adempimenti fiscali.

Per effetto di una serie di provvedimenti di proroga sono stati spostati al 30 novembre 2019 - giorno poi slittato al 2 dicembre cadendo di sabato - i termini per dichiarazioni fiscali, liquidazioni periodiche Iva, versamenti del secondo acconto per le imposte dirette e pagamenti di rottamazione.

Nello specifico, infatti, lunedì prossimo sarà l’ultimo giorno per:

A ciò si deve aggiungere anche il versamento del secondo acconto delle imposte e il pagamento delle rate di rottamazione e del “saldo e stralcio”.

Ma vediamo con ordine tutti gli appuntamenti.

Dichiarazioni fiscali

Il Decreto crescita (Dl n. 34/2019) ha posticipato il termine per l'invio dei modelli di dichiarazione fiscali dal 30 settembre al 30 novembre unicamente per i soggetti con anno d'imposta coincidente con quello solare. Si tratta del Modello Redditi PF, del Modello Redditi SP e SC e del Modello Irap, che dovranno essere inviati entro il 2 dicembre 2019. Dopo tale data sarà possibile ancora l’invio tardivo, ma pagando le relative sanzioni.

Lipe ed esterometro

Anche le liquidazioni periodiche Iva del terzo trimestre (per i mesi da agosto a settembre) e dell’esterometro del mese di ottobre hanno la stessa scadenza fissata al 2 dicembre 2019.

Per quanto riguarda la Lipe, saranno chiamati alla cassa il prossimo 2 dicembre sia i contribuenti con contabilità Iva mensile sia quelli con contabilità trimestrale; per quanto riguarda l’esterometro, invece, saranno esonerati dall'invio dei dati coloro che utilizzano la fatturazione elettronica e trasmettono le fatture verso clienti esteri anche allo Sdi.

Secondo acconto delle imposte

Inoltre, in virtù delle modifiche apportate dal Decreto fiscale (Dl n. 124/2019), lunedì 2 dicembre si dovrà procedere anche con il pagamento del secondo acconto delle imposte dirette (Irpef, Ires ed Irap).

Quest’anno il calcolo di quanto versare richiede ancora più attenzione per evitare di incorrere nella “stratta sulle compensazioni”, che impedirà di ottenere eventuali crediti fino a maggio 2020.

In base a quanto previsto nel Ddl di bilancio 2020, infatti, chi commette errori versando più del dovuto, si vedrà bloccato il credito per sei mesi.

Pace fiscale, in scadenza rottamazione ter e saldo e stralcio

La naturale scadenza dei termini per aderire alla “pace fiscale” era fissata al 30 novembre, ma cadendo di sabato anch’essa slitta al primo giorno lavorativo successivo: lunedì 2 dicembre 2019.

Si ricorda che da quest’anno è previsto, però, un periodo in più di cinque giorni di lieve ritardo nei versamenti concessi dalla norma che si sommano al 2 dicembre: la scadenza diventa quindi il 7 dicembre 2019, che cadendo di sabato viene rinviata al 9 dicembre 2019.

Dunque, questo è il termine finale entro il quale si deve versare:

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