Con avviso emanato il 15 dicembre 2025, l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (ADM) ha comunicato l’avvio della fase 2 del progetto di sdoganamento centralizzato unionale all’importazione, operativo a decorrere dal 16 dicembre 2025. L’intervento completa l’implementazione dell’istituto, ampliandone l’ambito applicativo e le modalità di utilizzo.
Lo sdoganamento centralizzato unionale è disciplinato dal Regolamento (UE) n. 952/2013, che istituisce il Codice doganale dell’Unione (CDU). La fase 2 del progetto consente di utilizzare tale semplificazione in combinazione con ulteriori istituti previsti dal medesimo regolamento.
Con l’avvio della fase 2, gli operatori autorizzati possono avvalersi dello sdoganamento centralizzato unionale all’importazione in combinazione con:
Questa integrazione consente una gestione più flessibile delle operazioni di importazione, nel rispetto delle condizioni e dei requisiti stabiliti dalla normativa unionale.
La piena implementazione delle funzionalità del sistema rende ora applicabile lo sdoganamento centralizzato unionale anche a fattispecie precedentemente escluse.
In particolare, l’istituto può essere utilizzato per:
L’estensione dell’ambito operativo rappresenta un passaggio rilevante per l’uniforme applicazione della semplificazione a un più ampio numero di flussi commerciali.
Per gli aspetti procedurali e applicativi, l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli rinvia alla circolare n. 23 del 30 ottobre 2024, che fornisce le istruzioni di dettaglio sull’istituto dello sdoganamento centralizzato unionale.
Le specifiche tecniche e i tracciati dei messaggi relativi al progetto sono resi disponibili nella sezione “Toolbox” del portale istituzionale ADM, a supporto degli operatori economici e degli intermediari doganali.
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