Se si invia Unico in ritardo perché scade la password niente sanzione

Pubblicato il 11 aprile 2011 La Ctr Lombardia, con la sentenza n. 7/28/11 depositata il 17 gennaio 2011, riconosce all’accertato la giustificazione del ritardo nell’invio della dichiarazione dei redditi. Nei fatti, il contribuente aveva potuto inviare Unico solo successivamente al termine dei 90 giorni di legge, poiché la sua password era scaduta. Questa, secondo i giudici della Ctr, è causa non imputabile al contribuente.

In merito agli altri rilievi (eccedenze Irpef, Irap e Iva non spettanti) la Commissione tributaria attribuisce al Fisco l’errore di non aver fatto recapitare al contribuente l’avviso bonario, obbligatorio ai sensi dell’articolo 6 dello Statuto del contribuente. Con tale avviso l’accertato avrebbe potuto sanare eventuali errori evidenziati con il controllo automatizzato.
Allegati
Condividi l'articolo
Potrebbe interessarti anche

Bando ISI 2025: dall'Inail 600 milioni di euro a fondo perduto per la sicurezza

19/12/2025

Inail: nuove funzionalità per l'accesso agli atti

19/12/2025

Lavoro: al via l'Osservatorio sull’adozione dei sistemi IA

19/12/2025

Disegni+ 2025: per esaurimento risorse chiuso lo sportello dal 19 dicembre

19/12/2025

Settori trasporti e logistica: chiarimenti sul regime opzionale di versamento dell’Iva

19/12/2025

Sentenza di nullità parziale: imposta di registro fissa per la Cassazione

19/12/2025

Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".

Leggi informativa sulla privacy