Semplificazioni, subito moratoria agosto

Pubblicato il 12 maggio 2016

Le dichiarazioni del viceministro dell'Economia, Casero, durante l'incontro dell'11 maggio 2016 "Focus sulle semplificazioni fiscali", presso la Fondazione nazionale dei commercialisti, con il presidente Cndcec, Longobardi, accolgono in parte le proposte Cndcec.

Nulla da fare per la scadenza di Unico, visto che il software Gerico è già a disposizione.

Sull'Irap di professionisti e imprese prive di autonoma organizzazione ancora la soluzione non si è trovata.

Probabile è, invece, l'inserimento nella prossima Stabilità sia della norma chiesta dai commercialisti per concede 60 giorni di proroga automatica delle dichiarazioni e dei versamenti in caso di ritardi nella pubblicazione di provvedimenti attuativi o software applicativi, nel rispetto dello Statuto del contribuente, che dell’abrogazione degli studi di settore per i professionisti, “strumento datato che deve essere adeguato”, nonché della rimodulazione della deducibilità delle spese per aggiornamento e formazione.

Decisa critica all'allungamento dei termini di accertamento

Il presidente Longobardi ha criticato in modo netto l’allungamento dei termini di accertamento “deciso dal Parlamento senza per altro che la stessa agenzia delle Entrate ne avvertisse l’esigenza”. La misura è peggiore del “raddoppio dei termini ritardato”, che almeno risparmiava i contribuenti onesti.

La moratoria estiva

L'annuncio di Casero sul tema della moratoria di agosto - sospensione dei termini amministrativi a carico del contribuente, compresi gli avvisi bonari - è che arriverà già a maggio 2016.

Ma anche il ripristino degli F24 cartacei per i soggetti senza partita Iva, la soppressione dei registro delle dichiarazioni d’intento e l’abrogazione delle comunicazioni di beni aziendali in godimento ai soci, dovrebbero essere prossimi.

La presunzione legale di maggiori compensi per versamenti non giustificati sui conti dei professionisti

Al tavolo di confronto il responsabile fiscale Cndcec, Luigi Mandolesi, ha chiesto al viceministro l’abrogazione della presunzione legale di maggiori compensi per versamenti non giustificati sui conti dei professionisti: siamo l' “unico Paese al mondo ad averla”. Mandolesi ha ricordato che l’abolizione di questa norma era prevista inizialmente dal decreto sanzioni attuativo della delega fiscale.

La risposta è che Mef e Agenzia delle Entrate starebbero valutando la cancellazione della presunzione e delle stesse sanzioni previste inizialmente dalla delega in un minimo del 10% fino a un massimo del 50%.

 

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