Sgravio per la produttività anche per i dirigenti

Pubblicato il 13 gennaio 2015 Rispondendo ad un quesito della FederManager, il Ministero del Lavoro, con la risposta all'interpello n. 2 del 12 gennaio 2015, ha chiarito che si può fruire dello sgravio contributivo applicabile alle retribuzioni di produttività di cui all’art. 2, D.M. 14 febbraio 2014, anche i lavoratori rientranti nella categoria dei dirigenti.

Evidenzia il Ministero che tale sgravio trova applicazione per “le erogazioni correlate ad incrementi di produttività, qualità, redditività, innovazione ed efficienza organizzativa, oltre che collegate ai risultati riferiti all’andamento economico o agli utili della impresa o a ogni altro elemento rilevante ai fini del miglioramento della competitività aziendale” e, ai fini dell’agevolazione contributiva, non esistono limitazioni di sorta circa l’entità del reddito del lavoratore che può rientrare nella misura incentivante (pur nei limiti della percentuale del 2,25% del trattamento economico imponibile annuo del lavoratore interessato).

Quindi, nella vigente normativa non sembrano riscontrarsi disposizioni che escludano tale categoria di prestatori dall’agevolazione e, dall’esame delle norme di cui al citato Decreto, non si rinvengono disposizioni ostative ad un’interpretazione estensiva ai fini della concessione del beneficio ai suddetti lavoratori in quanto il reddito, per l’appunto, non costituisce un limite per l’accesso all’agevolazione.

Inoltre, la risposta ministeriale evidenzia che il dirigente ricopre un ruolo strategico in funzione del miglioramento della produttività e di ogni altro fattore utile alla competitività dell’azienda e pertanto una parte della quota retributiva allo stesso spettante va ad incidere sugli “incrementi di produttività, qualità, redditività, innovazione ed efficienza organizzativa”, utili per la fruizione del beneficio contributivo.
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