Con la circolare del 28 luglio 2025, n. 70806, il Ministero delle imprese e del made in Italy – MIMIT - dà attuazione all’art. 5 del decreto ministeriale 23 gennaio 2025, che ha previsto una specifica applicazione della misura “Smart & Start Italia” a favore delle start-up innovative italiane che realizzano progetti congiunti con imprese francesi.
Tale misura si inserisce nel quadro del Trattato del Quirinale (26 novembre 2021, in vigore dal 1° febbraio 2023), che promuove la cooperazione economica e industriale bilaterale tra Italia e Francia.
La gestione resta affidata a Invitalia S.p.A., in coordinamento con la Banca pubblica francese Bpifrance.
In pratica, le start-up italiane che decidono di sviluppare un progetto insieme a un’impresa francese possono contare su un sostegno specifico da parte del MIMIT, attraverso la misura “Smart & Start Italia”. L’idea è semplice: incentivare la nascita di soluzioni innovative, prodotti e applicazioni che nascono dalla cooperazione tra i due Paesi, favorendo così non solo la crescita delle singole imprese, ma anche l’integrazione dei sistemi economici.
Dal punto di vista operativo, le agevolazioni finanziarie vengono concesse solo alla parte italiana del progetto, mentre la quota francese è finanziata direttamente da Bpifrance, l’ente pubblico francese dedicato al sostegno delle imprese. Questo significa che ciascuna impresa coinvolta riceve un supporto dal proprio Paese, ma all’interno di un percorso comune, regolato da un accordo di partenariato condiviso e sottoscritto dalle due realtà imprenditoriali.
Il pacchetto di agevolazioni segue le regole generali di “Smart & Start Italia”, ma con una marcia in più: è infatti prevista una maggiorazione del contributo rispetto agli standard ordinari, proprio per valorizzare la natura bilaterale dell’iniziativa.
Tuttavia, c’è anche una clausola di tutela: se la collaborazione tra le due imprese dovesse interrompersi prima della conclusione del progetto, le agevolazioni concesse all’impresa italiana verrebbero parzialmente revocate, in misura proporzionale al vantaggio extra ricevuto.
La circolare 28 luglio 2025, n. 70806 dispone che, per accedere alle agevolazioni dedicate ai progetti italo-francesi, le start-up innovative italiane devono presentare una domanda formale attraverso la piattaforma messa a disposizione da Invitalia. È importante rispettare con precisione le modalità e le tempistiche stabilite, perché le domande inviate prima dell’apertura ufficiale dello sportello non vengono prese in considerazione.
L’avvio è fissato per il 15 settembre 2025, data a partire dalla quale sarà possibile inoltrare le richieste.
La procedura si svolge interamente online, in lingua italiana, tramite l’apposita sezione del sito di Invitalia dedicata alla misura Smart & Start Italia. Oltre alla compilazione dei moduli previsti, la domanda deve essere corredata da alcuni documenti fondamentali:
Questo accordo rappresenta il cuore della collaborazione e deve indicare in modo preciso: l’ambito e gli obiettivi comuni, la durata del rapporto, le modalità di lavoro condivise, la ripartizione delle attività e dei costi, nonché le regole relative all’utilizzo e alla diffusione dei risultati, compresi i diritti di proprietà intellettuale.
Una volta presentata la domanda, si apre la fase di istruttoria, cioè la verifica da parte di Invitalia. L’agenzia controlla che la start-up italiana rispetti i requisiti previsti e che ci sia coerenza tra il piano d’impresa e l’accordo di partenariato con l’impresa francese. In questa valutazione, per la parte transalpina, entra in gioco anche Bpifrance, che si occupa di verificare l’eleggibilità del partner francese.
Se la valutazione è positiva, Invitalia comunica l’ammissione alle agevolazioni e chiede la documentazione necessaria per arrivare alla firma del contratto di finanziamento. Questo contratto stabilisce nel dettaglio: gli importi concessi, le spese ammissibili, le modalità di erogazione e gli obblighi dei beneficiari.
Le agevolazioni vengono poi erogate per stati di avanzamento del progetto, con una condizione importante: l’ultima quota viene versata solo se la collaborazione con il partner francese ha effettivamente raggiunto gli obiettivi fissati nell’accordo.
In sostanza, l’istruttoria serve a garantire che il progetto sia solido e che la collaborazione bilaterale sia reale e produttiva, mentre la concessione delle agevolazioni vincola il sostegno economico al buon esito del partenariato.
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