Società punite per “interesse”

Pubblicato il 12 marzo 2006

con sentenza 3615 del 30 gennaio 2006, che fornisce una delle prime interpretazioni sull’applicazione del decreto legislativo 231/2001, introduce il principio della responsabilità della società nel caso di un reato commesso da un suo amministratore. L’aspetto più interessante della pronuncia riguarda il presupposto oggettivo della responsabilità dell’ente: per , la società può essere sanzionata per un reato commesso da un proprio dipendente, quando ne aveva comunque interesse. In altri termini, di cassazione riconosce l’applicabilità delle sanzioni interdittive alla società nel caso in cui la stessa ha tratto un vantaggio economico dal reato del suo manager. I termini “interesse” e “vantaggio” vanno intesi distintamente, secondo quanto affermato dalla citata sentenza, per separare così il caso di interesse “a monte” da quello di un vantaggio oggettivamente conseguito.

Allegati
Condividi l'articolo
Potrebbe interessarti anche

Volontariato e formazione: novità dal ministero del lavoro

27/10/2025

Modello 770 e CU 2025 redditi esenti: scadenza 31 ottobre e istruzioni operative

27/10/2025

Dividendi, IVA e marchi: cosa cambia con la LdB 2026

27/10/2025

Magistrati ordinari: nuovo bando di concorso per 450 posti

27/10/2025

Riduzione contributiva nel settore edile per il 2025 confermata all’11,50%

27/10/2025

CNDCEC, presentata la terza guida operativa sull’intelligenza artificiale

27/10/2025

Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".

Leggi informativa sulla privacy