Sospeso dall’attività il medico che fornisce farmaci agli sportivi professionisti in salute

Pubblicato il 26 agosto 2011 Colpevole di aver violato le norme deontologiche il medico che prescrive farmaci agli atleti sani non al fine di fargli vincere una gara ma solo per fargli recuperare il tono fisico e dargli così la possibilità di avere un posto in squadra.

Lo ha sostenuto la Corte di cassazione, con sentenza 17496/2011, confermando la condanna di quattro mesi di sospensione dall'attività medica decisa dalla Commissione centrale per gli esercenti le professioni sanitarie.

I giudici hanno escluso, stante il mancato collegamento della terapia prescritta con un evento agonistico, l’ipotesi di condanna per doping, ma è rimasta in piedi l’accusa per aver violato le norme deontologiche che non permettono di prescrivere una terapia al solo fine di mantenere il posto in squadra.
Condividi l'articolo
Potrebbe interessarti anche

Prevedi, cosa cambia dal 1° ottobre

22/08/2025

Indennità di disoccupazione: niente restituzione senza reintegra effettiva

22/08/2025

Entrate: effetti fiscali su concordato e branch exemption

22/08/2025

ASSE.CO è esclusiva dei consulenti del lavoro

22/08/2025

Corte UE: favor rei anche per sanzioni amministrative penali

22/08/2025

Dazi, dichiarazione congiunta Usa-Ue

22/08/2025

Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".

Leggi informativa sulla privacy