Spesometro con mini rinvio ufficiale e molte promesse

Pubblicato il 29 settembre 2017

Al comunicato stampa del 25 settembre 2017, con la mini proroga di 5 giorni per l'invio dei dati ai fini del nuovo spesometro, l'Agenzia delle Entrate fa seguire il provvedimento 199339 del 28 settembre 2017, che ne ufficializza il contenuto: “Il funzionamento del servizio telematico 'Fatture e Corrispettivi' è stato sospeso dal 22 al 25 settembre 2017. Conseguentemente, il termine del 28 settembre 2017 per la trasmissione dei dati delle fatture emesse e ricevute previsti dall’art. 21 del decreto legge 31 maggio 2010, n. 78, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010 n. 122, è differito al 5 ottobre 2017”.

Intanto, il viceministro all’Economia, Luigi Casero, rassicura sulla possibile disparità di trattamento e discrezionalità denunciate dal Cndcec: non sarà lasciata ai singoli uffici dell’Agenzia alcuna discrezionalità sulla disapplicazione delle sanzioni per meri errori materiali e/o nel caso in cui l’adempimento sia effettuato dopo il 5 ottobre, ma entro i 15 giorni dalla originaria scadenza (13 ottobre 2017).

Inoltre, annuncia che sarà concesso un congruo periodo di tempo non appena il sistema tornerà ad essere pienamente operativo e spiega che la prossima manovra conterrà un revisione complessiva dello spesometro, soprattutto per renderlo più semplice e più efficace. Per questo saranno ascoltati tutti gli attori interessati, a partire dalle associazioni di categoria e dei professionisti.

Proroga Spasometro 2017: Continuano i disservizi, la categoria pronta alla protesta

Il coordinamento delle 7 sigle sindacali dei commercialisti - ADC – AIDC – ANC – ANDOC – UNAGRACO – UNGDCEC – UNICO – con il comunicato stampa congiunto del 27 settembre 2017, visto il fallimento del dialogo, minaccia nuove ed incisive forme di protesta.

Le Associazioni dei commercialisti sono rimaste, ad oggi, inascoltate: “In mancanza di una presa di posizione forte da parte del MEF, di un tempestivo intervento chiarificatore da parte dell’Amministrazione Finanziaria e del relativo partner tecnico Sogei, che possa prevedere anche un incontro con le Associazioni dei commercialisti, e se non sarà disposta una proroga più ampia rispetto al termine del 5 ottobre, se non addirittura l’eliminazione dell’adempimento che la Pubblica Amministrazione ha dimostrato di non saper gestire, con evidenti danni subiti da intermediari e contribuenti, le Associazioni sono decise ad intraprendere nuove ed incisive forme di protesta nei confronti di una situazione non più vivibile e che le stesse hanno già più volte denunciato”.

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