Studi di settore anche sul passato

Pubblicato il 14 luglio 2008 La questione posta alla Cassazione nella sentenza n. 9613, dell’11 aprile 2008, consiste nello stabilire se i metodi di accertamento presuntivo fissati da legge (dl n. 331/1993) debbano essere applicati secondo un criterio (rigido) di vigenza temporale o possa farsi riferimento e possano preferirsi gli studi di settore, pur introdotti in un momento successivo rispetto ai parametri che vigevano all’epoca dell’accertamento fiscale. La Corte rinviene nella lettura della stessa norma di legge la risposta al quesito: gli uffici delle Entrate elaborano appositi studi i settore “al fine di rendere più efficace l’azione accertatrice e di consentire una più articolata determinazione dei coefficienti presuntivi”. Su tali basi, anche se entrati in vigore solo nel 1998, deve ritenersi che gli studi possano ben essere applicati retroattivamente, attesa la “natura più raffinata del nuovo mezzo di accertamento desumibile dalla norma che lo ha introdotto”.
Condividi l'articolo
Potrebbe interessarti anche

Dimissioni per fatti concludenti: la parola al tribunale di Ravenna

15/12/2025

Saldo IMU 2025 in scadenza

15/12/2025

Terzo settore e IVA: le novità del decreto

15/12/2025

Cessione della clientela: quale tassazione applicare?

15/12/2025

Pagamenti ai professionisti: CNF e UCPI contro il blocco dei compensi

15/12/2025

Credito d’imposta ZES e ZLS: fissate le percentuali definitive

15/12/2025

Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".

Leggi informativa sulla privacy