Studi di settore: la Commissione tiene conto delle richieste delle organizzazioni di categoria

Pubblicato il 17 settembre 2009 Durante la riunione della Commissione di esperti per gli studi di settore, svoltasi il 16 settembre scorso, le categorie che rappresentano i contribuenti nella Commissione hanno evidenziato la necessità di far slittare a fine marzo 2010 il parere sulla validazione dei 69 studi di settore in revisione e sui correttivi in considerazione della crisi. Nella delibera approvata in conclusione della riunione si legge che “è fondamentale che gli studi consentano al maggior numero possibile di contribuenti di riconoscersi nel loro risultato, anche in riferimento al 2009. Si ritiene quindi necessaria una più ampia ed approfondita indagine per valutare in modo selettivo l’impatto della crisi nei singoli settori e nei diversi territori”. Pertanto, la Commissione accoglie le esigenze rappresentate dalle Organizzazioni di categoria e chiede la proroga del parere al 31 marzo 2010. In effetti per avere il quadro delle ricadute della crisi, è spiegato, sarà essenziale esaminare: dichiarazioni del 2008 (Unico 2009); flussi di dati, riferiti al 2009 e acquisiti con la collaborazione delle Organizzazioni di categoria; comunicazioni IVA di fine febbraio 2010 relative all’anno 2009; flussi di dati, analisi e informazioni acquisiti da centri studi ed organismi che possono dare un contributo significativo per misurare, in maniera selettiva, la crisi.

Intanto, nel documento viene detto che è stata completata la revisione degli indicatori di normalità economica. Inoltre, viene  sottolineando che, tra gli studi in evoluzione, è in revisione quello relativo alle costruzioni (UG69U) per il quale è prevista una sua elaborazione su base regionale per migliorare la capacità di rappresentare le singole realtà territoriali, sia per quanto riguarda i modelli organizzativi che per il sistema dei prezzi.
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