Studi, la forbice redditi-ricavi

Pubblicato il 10 ottobre 2006

Mentre la manovra Finanziaria per l’anno 2007 punta soprattutto sulla riformulazione degli studi di settore, i dati relativi all’anno 2004 evidenziano una forbice piuttosto ampia tra incassi e redditi imponibili. Dall’esame condotto dal ministero dell’Economia emerge, infatti, una situazione particolare: si nota un grande divario tra ricavi dichiarati e redditi, che in molti casi coincide con la registrazione dell’andamento del comparto. Le differenze evidenziate, in particolare per l’anno 2004, evidenziano divergenze significative per il settore del commercio, artigianato e piccole imprese, mentre il gap tende a restringersi per gli iscritti agli Albi, dato che in questi casi i costi incidono in maniera meno rilevante sull’andamento della funzione.

La situazione potrebbe complicarsi ancora di più con l’abbandono delle deduzioni a favore delle detrazioni secondo quanto previsto nel disegno di legge Finanziaria per il prossimo anno. Il passaggio dal sistema delle deduzioni a quello delle detrazioni porterebbe ad un aumento della base imponibile e ad un inasprimento dell’incidenza delle aliquote, soprattutto se messo in relazione alle addizionali comunali e regionali. E a rimetterci di più saranno soprattutto le famiglie. Secondo questo meccanismo perverso, infatti, chi ha un reddito annuo basso e familiari a carico verrebbe ad essere più penalizzato di un single che guadagna di più.

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