Svizzera/Italia. Richieste di gruppo per i recalcitranti della voluntary disclosure

Pubblicato il 19 dicembre 2019

La Svizzera, in ottemperanza della roadmap sottoscritta il 23 febbraio 2015, sta collaborando con l’agenzia delle Entrate per individuare chi non ha aderito alla voluntary disclosure relativamente alle attività elvetiche fra il 2015 e il 2017 non dichiarate.

In virtù dell’accordo firmato il 2 marzo 2017, la Svizzera dovrà rispondere anche alle richieste di gruppo (per contribuenti non individuati singolarmente perché ignoti al fisco italiano ma accomunate da un definito schema di comportamento perverso, il c.d. “recalcitrant account holder”).

In tal modo potranno emergere i falsi trasferimenti di residenza e chi, tra la firma del protocollo e l’operatività dello scambio automatico di informazione (dal 2017), ha trasferito altrove i conti che aveva in Svizzera, per evitare di aderire alla procedura di collaborazione volontaria.

Condividi l'articolo
Potrebbe interessarti anche

APE Sociale, certificazione del diritto: domanda tardiva entro il 30 novembre

26/11/2025

Legge di Bilancio 2026: verso il salvadanaio previdenziale per i nuovi nati

26/11/2025

Pensionati stranieri impatriati, 7% su redditi da partecipazioni

26/11/2025

Opzione tra crediti 4.0 e 5.0: istruzioni operative

26/11/2025

CGUE: obbligo di riconoscere i matrimoni tra persone dello stesso sesso

26/11/2025

Tassazione dei piloti su tratte internazionali: chiarimenti

26/11/2025

Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".

Leggi informativa sulla privacy