Tax day imposte e contributi previdenziali

Pubblicato il 13 giugno 2016

Giovedì 16 giugno 2016 i contribuenti sono chiamati a versare tutte le imposte e i contributi previdenziali risultanti dai modelli Unico 2016, Irap 2016 e Iva 2016, relativi al 2015, insieme alla prima rata di Imu e Tasi per il 2016 e al diritto annuale alla Camera di commercio.

È arrivato, infatti, l'appuntamento con la scadenza dei saldi per il 2015 e degli acconti per il 2016: una data piena di impegni rispetto agli anni precedenti, dato che per il 2016 sono stati anticipati alla ordinaria scadenza di metà giugno anche tutti i pagamenti delle dichiarazioni dei redditi, visto che quest'anno Gerico 2016 - il programma del Fisco per calcolare la congruità degli studi di settore – è stato rilasciato in anticipo rispetto agli anni passati.

I contribuenti che non rispettano questa prima scadenza del 16 giugno, per versare le imposte e i contributi delle dichiarazioni, potranno prorogare il versamento al 18 luglio (il 16 cade di sabato), senza sanzioni e con la sola maggiorazione dello 0,4% a titolo di interesse fisso e non rapportato ai giorni di ritardo.

In alternativa, si può decidere di rateizzare il pagamento. Per le persone fisiche senza partita Iva, le scadenze di quest'anno risultano particolari dal momento che, dopo le prime due rate ravvicinate del 16 e del 30 giugno, l'altra scadenza è prevista per il 31 luglio che cade però di domenica. La proroga al primo giorno lavorativo successivo, fa sì che si arrivi al 1° agosto, termine che rientra ormai nella proroga estiva. L'articolo 37, comma 11-bis del DL n. 223/2006 prevede infatti che tutti i versamenti che hanno “scadenza dal 1° al 20 agosto di ogni anno, possono essere effettuati entro il giorno 20 dello stesso mese, senza alcuna maggiorazione”. Dunque, le altre rate del piano scadranno il 20 agosto, il 31 agosto, il 30 settembre, il 31 ottobre e il 30 novembre.

Acconti IMU e Tasi

Tra i versamenti da effettuare il prossimo 16 giugno, anche quello degli acconti dell'imposta municipale e dell'imposta sui servizi indivisibili.

Sono tenuti a versare gli acconti Imu e Tasi i titolari di fabbricati, con eccezione di quelli adibiti ad abitazione principale, tranne immobili di lusso, ville e castelli, e i possessori di aree edificabili. La base imponibile di questi immobili viene determinata facendo riferimento al valore di mercato; al riguardo è, però, stato specificato dalla Cassazione che i contribuenti non sono tenuti a fare riferimento ai valori medi fissati dall'Osservatorio del mercato immobiliare (Omi), per la quotazione a metro quadro, né agli indici Istat delle variazioni dei prezzi al consumo, in quanto non tengono conto dei criteri fissati dalla legge e in particolare dell'indice di edificabilità.

Per gli acconti Imu e tasi, dopo la scadenza del 16/06 scatta il ravvedimento operoso: così chi versa in ritardo dovrà pagare una mini sanzione.

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