Terzo manuale per l’uso dei criteri internazionali

Pubblicato il 27 giugno 2008

Ieri, l’Organismo italiano di contabilità ha approvato in via definitiva la “Guida operativa 3”, che si propone come ausilio pratico all’applicazione dei principi contabili internazionali. Come i precedenti documenti operativi n. 1 e 2, la Guida – un volume di 150 pagine – non è da considerare come un principio contabile né come una interpretazione degli Ias, ma semplicemente come un’applicazione dei principi Ias/Ifrs alla realtà italiana. In questa terza edizione non sono stati ricompresi l’Ifrs 3 (aggregazioni aziendali) e lo Ias 39 (strumenti finanziari), dal momento che trattando di argomenti complessi essi saranno oggetto di due specifiche Guide operative, attualmente in preparazione. Nel paragrafo relativo alle Osservazioni della autorità viene evidenziato quanto ricevuto dalla Banca d’Italia e, cioè, che l’ordinamento nazionale non prevede la differenziazione tra bilancio individuale e bilancio separato. L’Oic aveva già affrontato l’argomento nella Guida n. 1, capitolo 8, nel quale è precisato quando deve essere redatto il bilancio “individuale” e quando, invece, quello “separato”. Nella Guida n. 3 si riportano dei casi pratici per illustrare il comportamento da tenere, nel caso in cui , dopo la data di riferimento del bilancio, viene meno il presupposto della continuità. Allo stesso tempo, essa, però, detta anche indicazioni per le commesse che riguardano solo prestazioni di servizi.

Contemporaneamente alla Guida, l’Organismo di contabilità ha approvato anche l’Oic5, che è un principio contabile che interviene, in via diretta, sulla liquidazione volontaria delle società di capitali. Sull’argomento, è atteso, nel prossimo futuro, un documento ad hoc, dedicato alla liquidazione delle società Ias/Ifrs quando, venendo meno il principio della continuità aziendale, non sono più applicabili i principi internazionali dell’impresa in funzionamento. Nel documento, sotto il paragrafo “Osservazioni” delle autorità è riportato il parere dell’Isvap, che evidenzia alcune tipicità del settore. Vengono elencate in sequenza le fasi che devono essere messe in atto per la procedura di liquidazione.

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