Titoli di debito nelle Srl. Focus di Fnc-Cndcec

Pubblicato il 02 novembre 2019

Ha come oggetto le fonti di finanziamento delle società a responsabilità limitata, con particolare attenzione ai titoli di debito, il documento Fnc-Cndcec diffuso il 29 ottobre 2019.

Il lavoro, dal titolo “Il finanziamento delle società a responsabilità limitata: i titoli di debito”, è stato elaborato dalla Commissione Area Societaria dell’Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili di Perugia e validato dal Gruppo di Lavoro Titoli di debito Srl/PMI – area Diritto Societario del Consiglio nazionale dei commercialisti.

Con l’elaborato si intendono fornire utili indicazioni per i professionisti che intendano occuparsi di consulenza alle imprese e, nella specie, di consulenza finanziaria con riferimento sia all’accesso al credito bancario che all’utilizzo di strumenti alternativi di finanziamento.

Esso si suddivide in tre parti: inquadramento giuridico della fattispecie; fiscalità dei titoli di debito; profili di finanza aziendale.

Fonti di finanziamento. Diversificazione

Con la riforma del diritto societario del 2003, il legislatore, riscrivendo l’art. 2483 del codice civile, ha introdotto anche per le società a responsabilità limitata strumenti alternativi di ricorso al credito. Infatti, per molti anni il finanziamento delle Srl proveniva dai soci e dalle banche.

Con l’arrivo della crisi finanziaria e la riduzione della produzione interna lorda, è diventato difficile per le società fare ricorso al credito soprattutto bancario.

Quindi, la diversificazione delle fonti finanziarie permette di ridurre la dipendenza dal sistema bancario tradizionale: un esempio arriva dalla possibilità delle Srl di emettere titoli di debito. Non essendo stata fornita una nozione di “titoli di debito” da parte del legislatore, può comunque dirsi che tali sono i titoli che incorporano un debito della società emessi in funzione della provvista di capitale di credito.

Si precisa che l’emissione dei titoli di debito deve essere prevista nell’atto costitutivo o nello statuto della società. Inoltre, la deliberazione che riguarda tale emissione dovrà fornire indicazioni sull’ammontare complessivo del prestito, il numero, il valore nominale dei titoli e le modalità di rimborso.

I titoli di debito possono essere sottoscritti soltanto da investitori professionali soggetti a vigilanza prudenziale. La definizione si desume dal Tuf (Testo unico della finanza):

Allegati
Condividi l'articolo
Potrebbe interessarti anche

Cambio del luogo di lavoro e legge applicabile: i chiarimenti della CGUE

12/12/2025

INAIL: dal 2026, assegno di incollocabilità fino a 67 anni

12/12/2025

Cndcec: chiarimenti su obbligo formativo in materia di antiriciclaggio

12/12/2025

Gestione rifiuti e TARI: esclusa l’aliquota ridotta per la tariffa

12/12/2025

Contributi 2025 per eventi sportivi: requisiti e scadenze per ASD e SSD

12/12/2025

Esportazione rottami metallici extra-UE: nuova piattaforma digitale dal 15 dicembre

12/12/2025

Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".

Leggi informativa sulla privacy