Tre mesi di congedo retribuito per le donne vittime di violenza di genere

Pubblicato il 24 giugno 2015

Novità per i datori di lavoro che, dall’entrata in vigore del decreto legislativo in materia di conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, di prossima pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, dovranno concedere congedi alla donne vittime di violenza di genere.

Infatti, le lavoratrici dipendenti, inserite nei percorsi di protezione relative alle violenze di genere, avranno diritto, per motivi connessi allo svolgimento del percorso stesso, ad un congedo retribuito al 100% per un periodo massimo di 3 mesi.

Tale congedo sarà fruibile con un preavviso non inferiore a 7 giorni e sarà computato:

Il congedo in questione potrà essere fruito su base oraria o giornaliera nell’arco temporale di tre anni, secondo quanto previsto dai CCNL.

Tuttavia, in caso di mancata regolamentazione da parte della contrattazione collettiva, la fruizione su base oraria sarà consentita in misura pari alla metà dell’orario medio giornaliero.

Le collaboratrici coordinate e continuative avranno, invece, diritto, sempre per motivi connessi allo svolgimento del percorso di protezione, alla sospensione massima di tre mesi del rapporto contrattuale.

Condividi l'articolo
Potrebbe interessarti anche

Assegno di inclusione: contributo affitto medio di 204 euro mensili

07/05/2025

UE: nuove regole fiscali per l’imposta minima globale (Dac 9)

07/05/2025

Indebita compensazione: no concorso per chi certifica crediti R&S

07/05/2025

No ad assorbimento del superminimo in caso di passaggio di livello

07/05/2025

Avvocati penalisti: manifestazione nazionale contro il Decreto sicurezza

07/05/2025

Pensionati all'estero: attestazioni di esistenza in vita entro il 18 luglio

07/05/2025

Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".

Leggi informativa sulla privacy