Troppo al cellulare Tumore è malattia professionale

Pubblicato il 21 aprile 2017

Il Tribunale di Ivrea, Sezione lavoro, ha accolto il ricorso di un dipendente di un’azienda, riconoscendo l’esistenza di un nesso causale tra l’uso scorretto del telefono cellulare – per via delle sue mansioni – e lo sviluppo di un tumore al cervello, dunque qualificato come malattia professionale.

Le motivazioni della sentenza – n. 96 del 30 marzo 2017 – non sono ancora state depositate. Si legge tuttavia nel dispositivo, che il dipendente in questione è affetto da malattia professionale (tumore benigno ma invalidante) che ha comportato un danno biologico permanente del 23%. Per l’effetto, l’Inail viene condannata alla corresponsione del relativo beneficio, oltre agli interessi al tasso legale e l’eventuale maggior danno in misura pari alla differenza tra la rivalutazione monetaria ed il tasso legale sui ratei maturati e non riscossi, a decorrere dal 121’ giorno dalla data della presentazione della domanda in sede amministrativa.

Condividi l'articolo
Potrebbe interessarti anche

Appalti: il Consiglio di Stato torna sui criteri di equivalenza dei CCNL

05/12/2025

Stress da lavoro: dipendente risarcito anche senza mobbing

05/12/2025

Nuova delega unica agli intermediari dall'8 dicembre

05/12/2025

Nuovo Codice dell’edilizia: parte il riordino

05/12/2025

Vittime del dovere e equiparati: estesa l’esenzione IRPEF

05/12/2025

Bilanci 2025: nuove checklist Assirevi per IFRS e informativa aggiuntiva

05/12/2025

Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".

Leggi informativa sulla privacy