La Commissione Europea ha rivisto l’elenco dei Paesi considerati ad alto rischio in materia di riciclaggio di denaro e finanziamento al terrorismo.
Questo aggiornamento ha portato all’uscita di Emirati Arabi Uniti e Panama dalla cosiddetta “lista nera” dell’UE, mentre sono stati inseriti Monaco e Algeria. Le autorità europee impongono ora controlli più stringenti nelle operazioni finanziarie che coinvolgono le nuove nazioni aggiunte all’elenco.
Tra le nuove giurisdizioni considerate a rischio figurano:
Parallelamente, oltre a Emirati Arabi Uniti e Panama, sono stati rimossi anche Barbados, Gibilterra, Giamaica, Filippine, Senegal e Uganda.
Questa revisione è frutto del lavoro di coordinamento con il GAFI (Gruppo di Azione Finanziaria Internazionale), che definisce a livello globale gli standard in materia di antiriciclaggio e contro il finanziamento del terrorismo.
La lista UE rispecchia quella delle “giurisdizioni soggette a monitoraggio rafforzato”, nota anche come “lista grigia” del GAFI. La Commissione europea partecipa attivamente al monitoraggio dei progressi dei Paesi coinvolti, supportando l’attuazione dei piani di adeguamento agli standard richiesti.
Per le aziende e istituzioni finanziarie europee, le modifiche all’elenco hanno un impatto diretto: le nazioni eliminate godranno di procedure semplificate e minori obblighi di verifica (due diligence), favorendo così gli investimenti e gli scambi. Al contrario, le giurisdizioni appena inserite dovranno affrontare una sorveglianza rafforzata, con costi e tempi operativi maggiori per le controparti europee.
L’obbligo per la Commissione di aggiornare l’elenco deriva dall’articolo 9 della Quarta Direttiva Antiriciclaggio.
L’aggiornamento sarà effettivo dopo il periodo di esame da parte del Parlamento europeo e del Consiglio, e assume forma di regolamento delegato.
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