Uffici giudiziari di Bari: processi sospesi con Decreto

Pubblicato il 22 giugno 2018

Il Consiglio dei ministri, riunitosi ieri 21 giugno 2018, ha approvato il testo di un Decreto legge per superare la situazione emergenziale delle sedi giudiziarie di Bari, i cui uffici, oggetto di sgombero determinato dal “rischio di crollo” degli edifici giudiziari, sono stati temporaneamente spostati in delle tensostrutture.

Il provvedimento contiene misure urgenti e indifferibili per assicurare il regolare e ordinato svolgimento dei procedimenti e dei processi penali nel periodo necessario a consentire interventi di edilizia giudiziaria per il Tribunale di Bari e la Procura della Repubblica presso il medesimo tribunale.

Il decreto sulla “funzionalità del Tribunale di Bari” prevede interventi che mirano a ripristinare le condizioni per regolare l’espletamento dell’attività giudiziaria e a prevenire il rischio di compromissione dei diritti processuali delle parti.

Da quanto si apprende, il testo normativo avrà decorrenza immediata e durata limitata, rimanendo in vigore fino al 30 settembre 2018.

Sospensione dei procedimenti penali e della prescrizione dei reati

In primo luogo, viene prevista la sospensione, fino al 30 settembre 2018, dei procedimenti penali pendenti dinanzi al Tribunale di Bari e alla Procura della Repubblica presso il medesimo Tribunale, nonché di diversi termini procedurali, compresi quelli di durata della fase delle indagini, quelli previsti dal Codice di procedura penale a pena di inammissibilità o decadenza e quelli fissati per la presentazione di reclami o impugnazioni.

Esclusioni

Sono esclusi dalla sospensione dei termini stabilita per la fase delle indagini preliminari, i procedimenti per delitti di criminalità organizzata e di terrorismo

Parimenti, si prevede che la sospensione non si applichi con riferimento ai procedimenti d’urgenza, quali la convalida arresto, il giudizio direttissimo, la convalida di sequestri, o che sono a carico di imputati in custodia cautelare.

In considerazione, infine, del fermo forzato dei processi, è anche sospesa, nel periodo considerato, la prescrizione dei reati, prescrizione che riprenderà a decorrere non appena cessata la causa di sospensione.

Soddisfazione del Guardasigilli Bonafede

Il ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, ha commentato con soddisfazione l'approvazione di questo provvedimento, sottolineando di aver mantenuto fede alla promessa assunta non appena divenuto Guardasigilli.

Questo – ha precisato – è il primo passo, “a breve, individueremo l'immobile per togliere definitivamente le tensostrutture".

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