Unità da diporto alla cassa

Pubblicato il 21 maggio 2013 Si avvicina il termine del 31 maggio 2013 per il versamento del tributo annuale su imbarcazioni e navi di lunghezza superiore a 10 metri.

Si può pagare con il modello F24 elementi identificativi o con bonifico bancario in euro.

Devono la tassa citata: i proprietari, gli usufruttuari, gli acquirenti con patto di riservato dominio o gli utilizzatori a titolo di locazione anche finanziaria, i noleggiatori, sia residenti in Italia che stabili organizzazioni dei soggetti non residenti, che posseggano, o ai quali sia attribuibile il possesso, di unità da diporto. Più proprietari o detentori sono tenuti in solido.

Tra i non debenti, i soggetti portatori di handicap, affetti da patologie che richiedono l’utilizzo permanente delle unità.

L’importo del tributo è commisurato alla lunghezza dello scafo, alla durata del presupposto per il pagamento e alla “vecchiaia” dell’imbarcazione.

La sanzione per omesso, ritardato o parziale versamento va dal 200 al 300% dell'importo non versato. È ammesso il ravvedimento operoso.
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