Uso personale, prova più facile

Pubblicato il 17 ottobre 2008

Con la sentenza n. 39017 del 16 ottobre 2008, la Cassazione ha respinto il ricorso della Procura generale di Bologna contro la decisione di assoluzione di un uomo che era stato trovato in possesso di circa 33 grammi di hascish, contenuti in un'unica dose. Mentre il Gup di Ravenna aveva archiviato il caso ritenendo che la droga fosse sicuramente “ad uso personale”, per la procura emiliana c'erano gli estremi per una condanna anche in considerazione della legge n. 49 del 2006 che prevede una presunzione di destinazione illecita della sostanza se, come nel caso esaminato, il quantitativo è superiore alla soglia consentita. Di diverso avviso i giudici di legittimità, i quali hanno ribadito come l'onere della prova spetti all'accusa e come il giudice debba procedere con una rigorosa motivazione nel caso in cui ritenga che si debba escludere una destinazione ad un uso non esclusivamente personale, anche qualora vengano superati i limiti massimi indicati nelle tabelle ministeriali.

Allegati
Condividi l'articolo
Potrebbe interessarti anche

Pubblica amministrazione, il nuovo decreto è legge

09/05/2025

Bonus donne dimezzato per assunzioni nei settori con disparità di genere

09/05/2025

Maternità e rientro in azienda: obblighi, diritti e buone pratiche

09/05/2025

CU 2025: regolarizzazione tardiva con ravvedimento operoso

09/05/2025

Nautica da diporto: contributi per motori elettrici. Proroga domande

09/05/2025

Erasmus per giovani imprenditori 2025: al via lo scambio professionale in Europa

09/05/2025

Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".

Leggi informativa sulla privacy