Via le soglie di non punibilità dal falso in bilancio

Pubblicato il 17 febbraio 2015 Il Governo sta ultimando un emendamento in materia di falso in bilancio che dovrebbe essere presentato in commissione Giustizia al Senato, dove è attualmente in corso l'esame del disegno di legge “anticorruzione”.

Falso in bilancio, emendamento del Governo in dirittura d'arrivo

Dopo un confronto nella maggioranza, la soluzione a cui si è approdati prevede l'eliminazione delle soglie di non punibilità e dell'area di totale esenzione penale.

Il reato di falso in bilancio, secondo le ultime modifiche, verrebbe sanzionato con l'applicazione di una pena base che va da 2 a 6 anni di reclusione. Tuttavia, per le società al di sotto di un determinato volume d'affari - sulla cui entità si sta appunto riflettendo - la pena prevista sarebbe da 1 a 3 anni di reclusione.

Confermata la procedibilità d'ufficio del reato.

Proposte sulla prescrizione dei reati

Il Governo si è, nel frattempo, mosso anche sul fronte della prescrizione dei reati, il cui testo di modifica è, allo stato, all'esame, in sede referente, della commissione Giustizia della Camera.

In particolare, sarebbero stati presentati da parte dell'Esecutivo ben cinque emendamenti che prevedono: un aumento dei termini di prescrizione per i principali reati contro la pubblica amministrazione; l'interruzione del decorso della prescrizione per 2 anni dopo la condanna in primo grado e per uno dopo l'appello; la previsione di una norma transitoria secondo la quale le nuove disposizioni riguarderanno solo i nuovi processi.
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