Vietati gli esposti al Csm con critiche feroci ai giudici

Pubblicato il 22 gennaio 2009

Rischia una condanna per diffamazione l'avvocato che avanzi un esposto al Csm con aspri giudizi nei confronti dell'operato dei magistrati. E' quanto statuito dalla Corte di cassazione che, con la sentenza n. 2066 del 20 gennaio 2009, non ha concesso l'assoluzione piena a due avvocati che avevano definito il provvedimento di un magistrato di sorveglianza “disumano ed odioso” in quanto aveva negato la partecipazione dell'imputato alla veglia funebre del padre. La Corte, dopo aver ribadito la legittimità del diritto di critica, spiegano che quest'ultimo non deve mai diventare “strumento di livore”, né “tradursi in censura rancorosa”.

Allegati
Condividi l'articolo
Potrebbe interessarti anche

Pubblica amministrazione, il nuovo decreto è legge

09/05/2025

Bonus donne dimezzato per assunzioni nei settori con disparità di genere

09/05/2025

Maternità e rientro in azienda: obblighi, diritti e buone pratiche

09/05/2025

CU 2025: regolarizzazione tardiva con ravvedimento operoso

09/05/2025

Nautica da diporto: contributi per motori elettrici. Proroga domande

09/05/2025

Erasmus per giovani imprenditori 2025: al via lo scambio professionale in Europa

09/05/2025

Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".

Leggi informativa sulla privacy