Voluntary disclosure, atteso il voto finale sul nuovo testo

Pubblicato il 08 ottobre 2014 Il Ddl sulla voluntary disclosure è atteso oggi – 8 ottobre – in Commissione finanze alla Camera per il voto finale sul testo definitivo.

Dopo un iter durato più di un anno, l’Aula sembra avere tutte le intenzioni di concludere l'esame del disegno di legge in materia di rientro dei capitali prima della presentazione della legge di Stabilità, per poi lasciare al Governo la decisione di far proseguire il naturale cammino del Ddl oppure traghettare lo stesso all’interno della Stabilità.

Molte sono state le novità recepite all’ultima ora attraverso gli emendamenti presentati; tra queste anche la proposta di modifica del Governo sul reato di autoriciclaggio, depositata a firma del ministro Boschi.

Reato di autoriciclaggio

Messo agli atti l’emendamento Boschi, alla Camera - per essere licenziata - andrà la versione finale dell’autoriciclaggio, quella del ministero della Giustizia che prevede una doppia soglia di punibilità in base al reato presupposto.

La norma che introduce una nuova fattispecie di reato, che punisce chi sostituisce o trasferisce denaro, beni o altre utilità provenienti da delitto non colposo o compie altre operazioni in modo da ostacolare l’identificazione della loro provenienza delittuosa, è stata ritoccata tanto da prevedere ora una duplice punizione:

da 1 a 4 anni di carcere se il reato d'origine è punito con meno di 5 anni di pena massima;
da 2 a 8 anni di reclusione per gli altri casi e multe da 2.000 a 25.000 euro.

Nuovo calendario

Tra le novità degli ultimi emendamenti anche la rivisitazione dei termini, ormai obsoleti dopo il lungo percorso che ha subito il disegno di legge.

È stato accolto un aggiornamento che consente di poter sanare anche le violazioni fiscali del 2014. Nello specifico, è stato spostato al 30 settembre 2014, anziché al 31 dicembre 2013, il termine per consentire a chi non ha dichiarato correttamente i capitali detenuti all'estero con il modello UNICO 2014 di sanare la propria posizione con sanzioni ridotte.

In tal modo si è andata a colmare una lacuna evidenziatasi proprio a causa del ritardo accumulatosi nel cammino di approvazione della legge. Fermandosi all’intenzione iniziale di sanare i redditi prodotti nel 2012, coloro che non hanno compilato correttamente il quadro RW nel modello UNICO-PF 2014 non avrebbero potuto beneficiare della voluntary disclosure per l’anno 2013. Immutata, però, al 30 settembre 2015 la data fissata per aderire alla collaborazione volontaria, versando quanto dovuto.
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