Voluntary disclosure: è proroga!

Pubblicato il 30 settembre 2015

Il cdm ha approvato il decreto legge riguardante misure urgenti per la finanza pubblica. Imminente la pubblicazione in Gazzetta.

Con il decreto sono fissate sia la proroga per la voluntary disclosure, che la conseguente disattivazione della clausola di salvaguardia sull’accisa carburanti; non ci sarà nessun aumento.

I termini della voluntary disclosure diventano:

- 30 novembre 2015, per la presentazione dell’istanza di adesione alla procedura;

- 30 dicembre 2015, per presentate l’integrazione dell’istanza e la documentazione a corredo.

Slitta anche, al 30 dicembre 2015, il termine per produrre i documenti per coloro che abbiano già presentato l’istanza entro la data di entrata in vigore del decreto in oggetto.

Non ci sarà incremento di sanzioni per chi fruirà della proroga, ma l'Agenzia delle Entrate avrà più tempo, fino al 31 dicembre 2016, per accertare - limitatamente agli imponibili, alle imposte, alle ritenute, ai contributi, alle sanzioni e agli interessi relativi alla procedura - tutte le annualità e le violazioni oggetto della procedura, anche quelli che scadono al 31 dicembre 2015.

Su quest'ultimo punto, la delimitazione dei tempi di accertamento, la voce dei professionisti: “L’aver definito una data certa per l’accertamento semplifica la procedura – dichiara il presidente Cndcec, Gerardo Longobardi - ma purtroppo, anche questa volta, un impegno preso verso chi ha agito nei termini non è stato rispettato. Chi ha presentato la richiesta di volutary nei termini si ritrova, per l’anno 2010, un anno in più per l’accertamento. Inoltre, non sono previsti trattamenti differenziati per chi ha agito nei termini e chi no".

Dunque, la proposta presentata dai commercialisti al ministro Padoan dello slittamento dei tempi di accertamento pari ai mesi di ritardo per chi aderiva dopo il 30 settembre 2015 non è stata accolta.

Dai presidenti dell’Ordine dei commercialisti di Milano, Alessandro Solidoro, del Cup e dei consulenti, Marina Calderone, l'amarezza per la constatazione che, ancora una volta, si è giunti a ridosso della scadenza.

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