Voucher, fine dell’euforia?

Pubblicato il 30 giugno 2016

Dioniso, il titolare dell’albergo “Renzo de’ Cerusici”, è su di giri, sebbene abbia appena ricevuto una visita ispettiva. Per quale motivo?

Qualche giorno fa una coppia di ispettori del lavoro ha effettuato un accesso nella struttura ricettizia di sua proprietà e dopo aver controllato camerieri, lavapiatti, maître, cuochi e portieri, il duo si è diretto verso il pulmino che avrebbe a breve accompagnato un gruppo di turisti ad ammirare le bellezze locali.

Tutto in regola per l’autista, così gli ispettori hanno evitato di parlare al conducente... Si sono invece diretti verso la guida turistica e in quattro e quattr’otto hanno scoperto che quest’ultima stava lavorando tramite voucher da dieci giorni, in quanto la titolare del posto lavorativo si era buscata una brutta infezione alla congiuntiva.

“Mi ha chiamato Dioniso e mi ha detto che sarei stata retribuita con i buoni lavoro – ha ammesso candidamente Arianna – si tratta di un lavoretto di pochi giorni”. I funzionari ministeriali, con il tono serio di chi la sa lunga, hanno così convocato il titolare dell’albergo per chiedere spiegazioni, in quanto non risultava alcuna comunicazione relativa all’attivazione dei voucher (art. 49 comma 3 del D.lgs. n. 81/2015).

“Come immagino vi abbia già spiegato Arianna – afferma Dioniso con una sobrietà per lui rara – l’ho chiamata per sostituire la guida turistica titolare!”.

“Non si sa bene cosa accadrà nel futuro, ma sappia che è di prossima emanazione un decreto che ridisegnerà la disciplina normativa relativa all’utilizzo dei voucher. – spiega un ispettore – Ad oggi si applica la maxisanzione per lavoro nero, attendiamo di capire come dovremo operare, ma le anticipiamo che ogni giorno di lavoro tramite voucher in assenza di comunicazione preventiva da effettuarsi almeno 60 minuti prima dell’inizio della prestazione di lavoro accessorio le potrebbe costare € 800, Arianna ha lavorato per dieci giorni…”.

“Ho capito bene? Ancora c’è solo la maxisanzione? – domanda Dioniso improvvisamente euforico – A ogni giorno il suo affanno, beviamoci su!”.

“Chi vuole esser lieto, sia, di doman non c’è certezza” (Canzona di Bacco, Lorenzo de’ Medici)

Le considerazioni espresse sono frutto esclusivo dell’opinione degli autori e non impegnano l’amministrazione di appartenenza

Ogni riferimento a persone esistenti e/o a fatti realmente accaduti è puramente casuale

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