Welfare aziendale. Esente dal reddito se offerto alla generalità dei dipendenti

Pubblicato il 16 dicembre 2019

I piani di welfare aziendale non concorrono a formare il reddito di lavoro dipendente se sono offerti alla generalità dei lavoratori e non ad personam.

Con la risposta n. 522 del 13 dicembre 2019, l’agenzia delle Entrate fa il punto sui benefit aziendali che possono essere considerati fuori dal reddito percepito.

Nel caso esaminato, i piani di welfare vengono erogati a due categorie di beneficiari: un gruppo costituito da tre lavoratori dipendenti della società ed un altro costituito da tre membri del Consiglio di Amministrazione, in cui un solo componente percepisce compensi facenti parte dei redditi assimilati a quelli di lavoro dipendente, mentre altri due svolgono l’incarico a titolo gratuito.

Welfare aziendale. Deve essere offerto alla generalità dei lavoratori

La normativa in materia, viene fatto presente, richiede che il regime di favore non si traduca in un aggiramento della corretta determinazione del reddito di lavoro dipendente; la detassazione opera se il benefit viene offerto alla generalità o ad una categoria di lavoratori.

In questo caso, precisa l’Agenzia, si è fuori dall’ambito della categoria omogenea di dipendenti dal momento che dei tre amministratori solo uno è retribuito per l'incarico svolto nella società.

Di conseguenza, i benefit corrisposti agli amministratori che non percepiscono compensi per l'incarico svolto, inducono a pensare che gli stessi abbiano una funzione remunerativa e vanno, dunque, assoggettati a tassazione, ai sensi dell'articolo 51, comma 1, del Tuir.

Infine, in merito al genere di benefit offerti, si precisa che i trattamenti estetici non rientrano nell’ambito oggettivo di applicazione della norma, che deve riguardare opere e servizi aventi finalità di educazione, istruzione, ricreazione, assistenza sociale e sanitaria o culto.

Il discorso cambia, invece, per i rimborsi dei corsi di lingua a favore dei familiari dei lavoratori da effettuare al di fuori del circuito scolastico: data l’ampiezza della norma, possono rientrare tra i benefit esenti da tasse.

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