Acconto Irpef: seconda rata al 30 novembre da ricalcolare

Pubblicato il 24 novembre 2011 È stato firmato, dal presidente Monti, il Dpcm - in corso di pubblicazione - che riduce di 17 punti percentuali, rimandati al saldo di giugno 2012, l’acconto Irpef da versare al 30 novembre 2011. Lo rende noto il comunicato stampa n. 190, del 23 novembre 2011, a firma del Ministero dell'Economia e delle Finanze.

La riduzione (dal 99 all’82% - Irpef del 2010) dell’anticipo dovuto per il periodo d'imposta 2011, di fatto un differimento, era stata disposta in attesa di attuazione dalla Manovra di maggio 2010 - articolo 55, commi 1 e 2, del Dl 78 del 31 maggio 2010, convertito nella legge 122/2010 - del Governo Berlusconi.

La platea Irpef comprende: imprenditori individuali, lavoratori autonomi, soci di società di persone, nonché lavoratori dipendenti e pensionati in possesso di ulteriori redditi (fondiari o compensi per prestazioni occasionali).

Rete Imprese Italia commenta: “permette alle numerose imprese personali, la cui situazione economica è peggiorata nel corso del 2011, di non anticipare tributi che potrebbero risultare non dovuti”.

Per chi non ha la rata unica, dopo l’appuntamento di luglio con la prima rata pari al 39,6% dell’Irpef dovuta, a scadere il 30 novembre è la seconda rata, che sarà pari non più al 59,4% ma al 42,4% dell'Irpef dovuta. Come detto, la differenza dovrà essere versata al saldo nel 2012.

In caso si fosse già proceduto al pagamento dell'acconto nella misura non ridotta, il credito d'imposta potrà seguire due vie di recupero:

- la compensazione con il modello F24;

- la restituzione da parte del sostituto d’imposta in busta paga a dicembre 2011 o al massimo a gennaio 2012, se l'acconto è stato trattenuto sullo stipendio o sulla pensione.

Anche l’acconto del prossimo anno ottiene una riduzione, di tre punti percentuali, per cui l'acconto relativo al 2012 sarà pari al 96%.

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