Ad agosto la denuncia di infortunio anche via Pec

Pubblicato il 11 luglio 2013 Nel mese di agosto 2013, la denuncia di infortunio sul lavoro e di malattia professionale potrà essere inoltrata anche tramite Pec, allegando all'invio la scansione dei documenti cartacei. A comunicarlo è l'Inail, con una informativa pubblicata sul proprio sito.

L'Istituto precisa che la deroga all'esclusivo invio telematico, entrato in vigore dal 1° luglio 2013, è dovuta a seguito delle prevedibili condizioni di difficoltà che si determineranno nel mese di agosto e dei conseguenti disagi nell'assolvimento degli adempimenti connessi all'invio delle denunce di infortunio.

I soggetti interessati sono i datori di lavoro che si avvalgono esclusivamente di intermediari professionali per la presentazione delle denunce.

Consensi positivi arrivano dai consulenti del lavoro, che avevano monitorato ed evidenziato le criticità della nuova denuncia di infortunio telematica, riportandole ai responsabili del progetto della Direzione Centrale Inail. Pur rimanendo ancora alcune criticità, il Consiglio Nazionale dell'Ordine dei CdL sottolinea come la collaborazione con l'Istituto non possa portare altro che positività per il sistema.
Condividi l'articolo
Potrebbe interessarti anche

CCNL Attività ferroviarie - Verbale di accordo del 30/7/2025

08/08/2025

CCNl Enti di sviluppo industriale - Stesura dell'1/8/2025

08/08/2025

Ccnl Consorzi ed Enti di Sviluppo industriale. Rinnovo

08/08/2025

Ccnl Attività ferroviarie. Rateizzazione una tantum

08/08/2025

Contributi ferie non godute: versamento entro il 20 agosto

08/08/2025

Congedo di paternità obbligatorio: anche alla madre intenzionale dal 24 luglio

08/08/2025

Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".

Leggi informativa sulla privacy