Adc e Anc. Isa con criticità e ritardi

Pubblicato il 24 maggio 2019

Adc e Anc entrano nel merito dei nuovi indici sintetici di affidabilità (Isa), che a partire da quest’anno, per il periodo d’imposta 2018, sostituiscono gli studi di settore.

Nuovi Isa, Non sono propriamente un modello di semplificazione

Con il comunicato congiunto del 23 maggio 2019, Adc e Anc denunciano una situazione non sostenibile.

Contribuenti e intermediari devono fare i conti con operazioni tortuose e gli ormai cronici ritardi dell’Amministrazione Finanziaria sull’operatività delle nuove procedure.

Nel comunicato si ricorda che con i nuovi indici Isa - previsti dal decreto legge n. 50 del 24 aprile del 2017, articolo 9 bis, convertito con la legge n. 96 del 21 giugno 2017 - si attribuisce un grado di affidabilità fiscale espresso con un punteggio compreso tra 1 e 10 e si introduce un sistema premiale che riconosce benefici fiscali ai contribuenti il cui punteggio conseguito sia almeno pari a 8.

I limiti degli indici Isa, spiegano i presidenti delle due sigle, sono tanti e riguardano in primis un’evidente complicazione di gestione del nuovo sistema, che costringe i professionisti a nuove incombenze.

In aggiunta ai dati contabili ed extracontabili, gli stessi fino a ieri utilizzati per gli studi di settore, i commercialisti dovranno:

  1. prelevare dal cassetto fiscale del contribuente il file messo a disposizione dell’Agenzia delle Entrate e relativo ad un arco temporale di sette anni;
  2. importarlo nel proprio gestionale di studio e verificarne la correttezza dei contenuti;
  3. elaborare tutti i dati a disposizione per l’invio, tramite Entratel, del file all’Agenzia delle Entrate.

Per quanto riguarda la delega siamo ormai al paradosso, si legge nel comunicato: il nuovo adempimento equivale praticamente a nuova delega per il professionista intermediario, il quale da oggi, alle innumerevoli deleghe già previste (ultima in ordine di tempo quella per la fattura elettronica), vede aggiungersi anche quella per gli indici Isa, sempre con relativa comunicazione all’Agenzia.

Gravi i ritardi dell’Amministrazione Finanziaria.

Ad oggi gli Isa sono solo “virtuali”: l’Agenzia delle Entrate non ha ancora reso disponibile l’acquisizione dei file massivi necessari per la loro applicazione e non è possibile procedere con la delega specifica.

Il ritardo nel rilascio dei dati da parte dell’Agenzia delle Entrate per l’applicazione degli Isa è fonte di notevoli disagi per le società di capitali, le quali non possono chiudere i loro bilanci per portarli in approvazione nel rispetto dei termini di legge.

Infine, il fatto che le software house prevedano una gestione dei dati esclusivamente tramite cloud e non in locale, delinea sul fronte privacy uno scenario preoccupante.

In conseguenza del considerevole ritardo dell’Amministrazione Finanziaria, Adc e Anc chiedono che per il 2019, ai fini degli indici Isa, siano opportunamente considerati solo i dati contabili ed extracontabili dell’annualità, escludendo il file dell’Agenzia delle Entrate, considerata la sua indisponibilità.

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