La Camera dei Deputati ha approvato all’unanimità la proposta di legge che introduce un regime agevolato IMU per gli immobili di proprietà dei cittadini italiani residenti all’estero e iscritti all’Anagrafe degli italiani residenti all’estero (AIRE).
Il testo, composto da un unico articolo e ora trasmesso al Senato, equipara il trattamento fiscale degli iscritti AIRE a quello previsto per l’abitazione principale, ma solo per gli immobili situati nei Comuni con popolazione fino a 5.000 abitanti.
Secondo le stime parlamentari, la misura riguarderà circa 115.000 immobili, dei quali oltre 100.000 potranno beneficiare dell’esenzione totale o delle riduzioni progressive previste in base alla rendita catastale.
La proposta di legge prevede che gli iscritti AIRE possano ottenere l’esenzione dall’IMU per una sola unità immobiliare a uso abitativo, situata:
La riforma estende inoltre ai cittadini iscritti AIRE le agevolazioni prima casa, superando la precedente formulazione normativa riferita ai soli “cittadini italiani emigrati all’estero”.
Per accedere alle agevolazioni, i proprietari devono:
Questi requisiti mirano a circoscrivere il beneficio alla platea che mantiene un legame economico e sociale con il territorio di origine.
Il provvedimento introduce un sistema progressivo basato sulla rendita catastale dell’immobile.
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Rendita catastale |
Agevolazione IMU |
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Fino a 200 euro |
Esenzione totale |
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201–300 euro |
Riduzione al 40% dell’imposta |
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301–500 euro |
Riduzione al 67% dell’imposta |
L’impostazione progressiva, secondo la relazione al provvedimento, consente di concentrare il beneficio sugli immobili di piccola e media dimensione, maggiormente diffusi nei Comuni storicamente interessati dall’emigrazione.
Unitamente alle agevolazioni IMU, la proposta prevede, per ridurre il carico fiscale complessivo sulla proprietà immobiliare dei connazionali residenti all’estero:
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