Aggressioni ai medici: approvato il disegno di legge

Pubblicato il 22 maggio 2020

L’Aula della Camera ha approvato ieri, 21 maggio, il disegno di legge recante “Disposizioni in materia di sicurezza per gli esercenti le professioni sanitarie e socio-sanitarie nell'esercizio delle loro funzioni”.

Il testo, rivisto e modificato rispetto alla versione giunta dal Senato, torna nuovamente all'esame di quest’ultimo ramo del Parlamento.

In primo luogo, si prevede l'istituzione, presso il ministero della Salute, di un Osservatorio nazionale sulla sicurezza degli esercenti le professioni sanitarie e socio-sanitarie, con il compito di monitorare gli episodi di violenza commessi nei confronti dei professionisti sanitari.

Tutela penale: pene aggravate per lesioni al personale sanitario

Rafforzata, a seguire, la tutela penale contro le aggressioni subite dai medici e dal personale sanitario.

Nello specifico, il provvedimento interviene sull’articolo 583-quater c.p. che sanziona con pene aggravate le lesioni personali gravi o gravissime cagionate a un pubblico ufficiale in servizio di ordine pubblico in occasione di manifestazioni sportive.

Con la novella, si dispone che le medesime pene aggravate si applichino quando le lesioni gravi o gravissime siano procurate in danno di personale esercente una professione sanitaria o socio-sanitaria nell'esercizio delle sue funzioni o a causa di esse incaricati di pubblico servizio, nello svolgimento di attività di cura, assistenza sanitaria e di soccorso. Contestualmente, viene modificata anche la rubrica dell'art. 583-quater c.p.

Delitti con violenza e minaccia in danno di sanitari: circostanza aggravante comune

Tra le circostanze aggravanti comuni del reato, inoltre, viene incluso anche l'avere agito - nei delitti commessi con violenza e minaccia - in danno degli esercenti le professioni sanitarie o socio-sanitarie nell'esercizio delle loro funzioni. Questa nuova ipotesi è aggiunta all'elenco delle circostanze aggravanti comuni previsto dall'art. 61 del codice penale, aggravanti che – si rammenta - comportano un aumento di pena fino a un terzo.

Quando ricorre questa nuova aggravante comune – si prevede, altresì - i reati di percosse e lesioni diventano procedibili d'ufficio.

Multe da 500 a 5mila euro

Per finire, al di fuori dei fatti di rilevanza penale, viene introdotta una sanzione amministrativa da 500 a 5mila euro per chiunque tenga condotte violente, ingiuriose, offensive, ovvero moleste nei confronti di personale esercente una professione sanitaria o socio sanitaria di incaricati di pubblico servizio presso strutture sanitarie e socio sanitarie pubbliche o private.

Tra le ultime modifiche approvate dalla Camera, si segnala che è stato soppresso, rispetto al precedente testo, l'obbligo delle strutture sanitarie, pubbliche o private, di costituirsi parte civile nel caso di aggressioni nei confronti di componenti del loro personale.

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