Sulla Gazzetta Ufficiale n. 46 del 25 febbraio 2025 è stato pubblicato il decreto del Ministero dell'Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste (MASAF) del 13 novembre 2024, un provvedimento atteso da mesi e fondamentale per il sostegno alle aziende agricole duramente colpite dalle alluvioni e frane che hanno devastato, a partire dal 1° maggio 2023, le Regioni Emilia-Romagna, Toscana e Marche.
Il decreto ha lo scopo di sbloccare gli aiuti economici destinati alle imprese agricole e agroalimentari che hanno subito danni diretti a causa degli eventi meteorologici eccezionali. Si tratta di risorse necessarie per la ripresa delle attività produttive, per il ripristino delle infrastrutture agricole danneggiate e per supportare le aziende nella fase di ricostruzione. Questi fondi sono stati stanziati sia attraverso risorse nazionali che grazie al sostegno dell'Unione Europea, in particolare tramite il regolamento di esecuzione (UE) 2023/1465 e il regime di aiuto SA.114194 (2024/N), approvato dalla Commissione Europea il 9 ottobre 2024.
Ma perché è servito così tanto tempo per arrivare alla pubblicazione del decreto? I motivi sono diversi.
In primo luogo, si è dovuto attendere il via libera dell'Unione Europea, necessario per garantire che gli aiuti rispettassero le norme comunitarie in materia di concorrenza e aiuti di Stato.
In secondo luogo, il provvedimento ha richiesto un complesso lavoro di coordinamento tra Ministeri, Protezione Civile, Regioni e Commissione Europea, per definire i criteri di erogazione e le modalità di accesso ai fondi. Infine, la necessità di integrare gli aiuti con altre misure già previste a livello nazionale, come quelle incluse nei Piani strategici della PAC e nei programmi di emergenza del Governo, ha allungato ulteriormente i tempi.
Ora, con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, gli aiuti possono finalmente essere erogati, dando un segnale concreto di ripartenza a un settore che rappresenta un pilastro fondamentale per l’economia e il tessuto sociale delle regioni colpite.
Il decreto MASAF del 13 novembre 2024 disciplina i criteri e le modalità per la concessione degli aiuti a favore delle imprese agricole e agroalimentari colpite dagli eventi alluvionali e franosi che si sono verificati a partire dal 1° maggio 2023 nelle Regioni Emilia-Romagna, Toscana e Marche.
Gli aiuti rientrano nell’ambito del decreto legge 1° giugno 2023, n. 61, che ha previsto interventi urgenti per affrontare l’emergenza causata dalle calamità naturali e successivamente convertito nella legge 31 luglio 2023, n. 100.
Gli aiuti previsti dal decreto sono destinati a tutte le imprese attive nel settore della produzione agricola primaria, nonché a quelle operanti nella trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli elencati nell'Allegato I del Trattato sul funzionamento dell'Unione Europea. Possono accedere ai contributi le aziende che hanno subito danni diretti a seguito degli eventi alluvionali e franosi verificatisi dal 1° maggio 2023 nelle Regioni Emilia-Romagna, Toscana e Marche.
Oltre alle aziende agricole, sono ammesse anche le imprese del settore agroalimentare che si occupano della lavorazione e vendita di prodotti agricoli, purché rientrino nei requisiti stabiliti.
Per gli interventi volti al ripristino del potenziale produttivo, gli aiuti possono essere concessi solo se rispettano le condizioni di effetto incentivante, ossia se gli investimenti vengono realizzati a seguito della calamità per consentire la ripresa delle attività. Nel caso delle grandi imprese, sono richiesti requisiti aggiuntivi, come la dimostrazione della necessità effettiva del sostegno pubblico per garantire la ripresa.
Sono invece escluse dai contributi le imprese che risultano in difficoltà finanziaria secondo le normative europee, così come quelle che devono restituire aiuti di Stato precedentemente dichiarati incompatibili con il mercato interno, fino a quando non abbiano effettuato il rimborso.
Il decreto finanzia il ripristino delle imprese agricole e agroalimentari colpite dagli eventi alluvionali del maggio 2023.
Gli aiuti ministeriali stanziati coprono sia i danni strutturali agli immobili produttivi che quelli subiti da beni mobili, scorte e produzione agricola.
Principali interventi finanziabili
Gli aiuti vengono concessi nei limiti delle risorse finanziarie disponibili e devono essere rendicontati con documentazione fiscale e perizia tecnica per certificare l’entità del danno e il suo nesso con l’evento calamitoso.
Il decreto concede aiuti che coprono fino al 100% dei costi ammissibili, nei limiti stabiliti dalle normative europee.
Costi coperti dagli aiuti
I costi ammissibili riguardano esclusivamente i danni subiti come conseguenza diretta dell’evento calamitoso e devono essere valutati da un’autorità pubblica, un esperto indipendente o un’impresa di assicurazione riconosciuta.
Gli interventi finanziabili comprendono:
Nel caso di danni materiali, il calcolo sarà effettuato in conformità alle disposizioni della normativa europea (Orientamenti UE sezione 1.2.1.1 punto 332).
Per la perdita di reddito, il danno sarà calcolato utilizzando specifici indici per stimare la produzione agricola annua (punto 335 e 338 degli Orientamenti UE).
Intensità dell’aiuto concesso
L’intensità dell’aiuto concesso può arrivare fino al 100% dei costi ammissibili, ma in nessun caso può superare l’importo effettivo del danno subito. L’ammontare del contributo verrà ridotto qualora il beneficiario abbia già ricevuto altre forme di ristoro per gli stessi danni, come indennizzi assicurativi o altri contributi pubblici.
Per quanto riguarda gli interventi destinati al ripristino del potenziale produttivo, il sostegno economico copre fino al 100% delle spese necessarie, ma non sono ammessi aiuti per ampliamenti o espansioni produttive che vadano oltre il livello esistente prima della calamità.
Nel caso di grandi imprese, l’erogazione degli aiuti è subordinata al rispetto di specifiche condizioni di proporzionalità, in conformità ai criteri stabiliti dagli Orientamenti UE (punti 98-100).
Calcolo e modalità di erogazione
L’importo del danno viene calcolato a livello di singolo beneficiario e l’aiuto è versato direttamente all’impresa.
L’IVA non è ammissibile tra i costi coperti, salvo nei casi in cui non sia recuperabile secondo la normativa fiscale nazionale.
Cumulabilità degli aiuti con altri interventi agevolativi
Gli aiuti previsti dal decreto MASAF possono essere cumulati con altre forme di sostegno, ma con alcune limitazioni per evitare il superamento delle soglie massime di finanziamento e il rischio di sovracompensazione.
In particolare, i contributi concessi dal Ministero dell'Agricoltura possono essere sommati con altri aiuti di Stato, aiuti de minimis e con i fondi previsti dal regolamento di esecuzione (UE) 2023/1465, nonché con i pagamenti erogati nell’ambito della PAC (regolamento UE 2021/2115), a condizione che ciascun aiuto riguardi costi ammissibili distinti.
Se invece gli aiuti si riferiscono agli stessi costi ammissibili o a indennizzi assicurativi, la cumulabilità è consentita solo se non si supera l’intensità massima di aiuto prevista dal decreto.
Tuttavia, gli aiuti per investimenti destinati al ripristino del potenziale produttivo non sono cumulabili con quelli destinati a risarcire i danni materiali subiti.
NOTA BENE: Questo significa che un’azienda che riceve un contributo per la ricostruzione delle strutture produttive non potrà ottenere, per lo stesso danno, anche un aiuto per la compensazione delle perdite subite.
Per evitare sovracompensazioni, gli aiuti erogati per il ristoro delle perdite di reddito devono tenere conto di eventuali sostegni già ricevuti ai sensi del decreto ministeriale n. 0594120 del 25 ottobre 2023, che ha previsto aiuti di emergenza per il settore agricolo.
Infine, tutte le agevolazioni concesse a favore delle aziende colpite, anche quelle erogate prima dell’entrata in vigore del decreto, dovranno essere registrate in una specifica sezione del fascicolo aziendale presso l’Anagrafe delle aziende agricole e forestali. Questo monitoraggio servirà a garantire che ogni impresa riceva solo il sostegno effettivamente necessario e nel rispetto dei limiti stabiliti.
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