Aiuti ter: riforma per istituti tecnici e professionali

Pubblicato il 20 settembre 2022

La riforma degli istituti di formazione tecnica e professionale ha trovato posto nel decreto Aiuti ter di cui si attende la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale - che rientra tra gli obiettivi 2022 del PNRR.

La novità riguarda una connessione più stretta col mondo delle imprese insieme ad uno sguardo più attento allo sviluppo lavorativo e professionale.

Riforma degli istituti tecnici

Il percorso di revisione degli istituti tecnici, diretto a sostenere il rilancio del Paese consolidando il legame tra crescita economica e giustizia sociale, intende adeguare costantemente i curricoli degli istituti tecnici alle esigenze in termini di competenze del settore produttivo nazionale, orientandoli anche verso le innovazioni introdotte dal Piano nazionale, Industria 4.0, in un’ottica di piena sostenibilità ambientale.

L’attuazione sarà effettuata con appositi regolamenti da adottare entro centottanta giorni dalla data di entrata in vigore del decreto Aiuti ter.

Tra i criteri di revisione si menziona la ridefinizione dei profili dei curricoli vigenti, avendo come fine:

Certificazione delle competenze in uscita

Viene, poi, stabilito che gli studenti che abbiano completato almeno il primo biennio del percorso di istruzione tecnica acquisiscono una certificazione che attesta le competenze in uscita corrispondente al secondo livello del Quadro europeo delle qualifiche per l'apprendimento permanente, di cui alla raccomandazione 2017/C 189/03 del Consiglio, del 22 maggio 2017.

Invece, per quelli che hanno completato anche il secondo biennio del percorso di istruzione tecnica acquisiscono una certificazione che attesta le competenze in uscita corrispondente al terzo livello del Quadro europeo delle qualifiche per l'apprendimento permanente, di cui alla raccomandazione 2017/C 189/03 del Consiglio, del 22 maggio 2017.

Riforma istituti professionali

Per quanto riguarda la riforma degli istituti professionali, viene disposto che il profilo educativo, culturale e professionale si fondi su uno stretto raccordo della scuola con il mondo del lavoro e delle professioni; inoltre deve ispirarsi ai modelli promossi dall'Unione europea, in coerenza con gli obiettivi di innovazione, sostenibilità ambientale e competitività del sistema produttivo in un’ottica di promozione e sviluppo dell’innovazione digitale determinata dalle evoluzioni generate dal Piano nazionale “Industria 4.0” e di personalizzazione dei percorsi contenuta nel Progetto formativo individuale.

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