Albo degli amministratori giudiziari: indicazioni del Cndcec

Pubblicato il 03 luglio 2010 Il Consiglio nazionale dei dottori commercialisti e degli esperti contabili, con la nota informativa n. 42/2010, detta le istruzioni necessarie a agli iscritti che vogliano entrare nell'Albo degli amministratori giudiziari. Allo scopo, entro il 30 agosto 2010, dovrà essere inviata una domanda al ministero della Giustizia. L’arrivo delle domande farà da sprone all’emissione del regolamento attuativo che ancora manca.

Nel documento si spiega che le nuove disposizioni prevedono insieme ai requisiti professionali anche il possesso di requisiti di onorabilità. Pertanto, chi vorrà iscriversi all’Albo non dovrà trovarsi nelle seguenti situazioni: stato di interdizione temporanea o di sospensione dagli uffici direttivi delle persone giuridiche e delle imprese; sottoposizione a misure di prevenzione, salvi gli effetti della riabilitazione; aver riportato condanna definitiva alla pena della reclusione, anche se condizionalmente sospesa; aver riportato negli ultimi dieci anni sanzioni disciplinari diverse dall'ammonimento, irrogate dall'ordine professionale di appartenenza.
Condividi l'articolo
Potrebbe interessarti anche

Autoimpiego Centro Nord e Resto al Sud 2.0: come presentare le domande

15/10/2025

DDL Semplificazioni, telemedicina nel pubblico impiego: sanzioni ai medici

14/10/2025

Indennità personalizzata per i licenziamenti illegittimi nelle Pmi

14/10/2025

Giovani e previdenza complementare: siglato il protocollo

14/10/2025

Locazioni pluriennali: tardiva registrazione con sanzione rivista

14/10/2025

Bonus veicoli elettrici 2025: apertura imminente della piattaforma per i cittadini

14/10/2025

Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".

Leggi informativa sulla privacy