Alla Commissione europea non piacciono le sanzioni economiche sulla mediazione obbligatoria

Pubblicato il 12 luglio 2012 La Commissione europea, con osservazioni del 2 aprile 2012, consegnate alla Corte di giustizia con riferimento alla questione della compatibilità del Decreto legislativo n. 28/2010 con le direttive comunitarie (su cui l’organo di giustizia europeo è stato chiamato a pronunciarsi nella causa C-492/11)  ha censurato la normativa italiana introduttiva della mediazione obbligatoria, nella parte in cui contempla delle sanzioni economiche - costituite dall'esclusione dalla ripetizione delle spese processuale sostenute dalla parte vincitrice che ha rifiutato la proposta del mediatore, dalla sua condanna al rimborso di quelle sostenute dalla parte soccombente, dalla condanna al pagamento di una somma pari al contributo unificato dovuto per il giudizio – che inciderebbero sulla libertà delle parti di decidere quando chiudere il procedimento di conciliazione.

Tali previsioni – secondo la Commissione – limiterebbero in maniera sproporzionata l'esercizio del diritto di accesso al giudice.
Allegati
Condividi l'articolo
Potrebbe interessarti anche

Bonus edilizi e cessione del credito, le nuove regole dal 29 maggio 2024

16/09/2025

Carbon washing: le nuove linee guida CNDCEC-FNC per imprese e commercialisti

16/09/2025

Mobilità dipendenti pubblici e trattamento di fine servizio: cosa c'è da sapere

16/09/2025

Spese pubblicitarie o di rappresentanza? Contano gli obiettivi perseguiti

16/09/2025

Controlli su Enti Terzo settore: regole

16/09/2025

Decreto Coesione: il Bonus ZES Unica può attendere

16/09/2025

Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".

Leggi informativa sulla privacy