Alla prestazione giornalistica va corrisposto il trattamento economico relativo

Pubblicato il 31 agosto 2011 L'attività giornalistica va intesa come “prestazione di lavoro intellettuale volta alla raccolta, al commento e all'elaborazione di notizie destinate a formare oggetto di comunicazione interpersonale attraverso gli organi di informazione”.

Conseguentemente, la raccolta e la selezione, anche via telematica, di notizie con successiva lettura delle stesse via radio costituisce una prestazione di attività giornalistica a tutti gli effetti dalla quale discende, altresì, la natura giornalistica del rapporto di lavoro e la conseguente applicazione del relativo contratto collettivo nazionale.

E' quanto sottolineato dai giudici di Cassazione nel testo della sentenza n. 17723 del 29 agosto 2011 pronunciato con riferimento ad una vicenda in cui una società si era opposta alla decisione con cui la Corte d'appello di Napoli aveva riconosciuto la natura giornalistica del rapporto di lavoro intercorso tra la stessa ed una dipendente condannandola alla corresponsione, a favore di quest'ultima, del trattamento economico corrispondente a quello previsto dal contratto collettivo per la qualifica di redattore.
Condividi l'articolo
Potrebbe interessarti anche

Dirigenti terziario. Rinnovo Ccnl

11/11/2025

Bonus psicologo, domande entro il 14 novembre

11/11/2025

Marittimi e aviazione civile: dal 2026 conguaglio contributivo e UniEmens

11/11/2025

Diritto alla detrazione dell’Iva assolta sugli acquisiti

11/11/2025

Contributo straordinario 2025 per le imprese editoriali

11/11/2025

CCNL Dirigenti terziario - Ipotesi di accordo del 5/11/2025

11/11/2025

Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".

Leggi informativa sulla privacy