Altolà del Csm sulle intercettazioni

Pubblicato il 12 febbraio 2009

Secondo il Csm, le nuove norme contenute nel disegno di legge sulle intercettazioni provocano un “grave pregiudizio all'attività di indagine”. La sesta commissione dell'organo di autogoverno della magistratura ha così licenziato ieri un parere che verrà ora sottoposto all'attenzione del plenum. Pur rilevando che “l'intervento normativo è teso a razionalizzare il ricorso alle intercettazioni e la tutela delle parti e dei terzi da improprie e intempestive diffusioni di dati processualmente non rilevanti” per il Csm il disegno di legge non contempererebbe adeguatamente queste esigenze “con quella di assicurare accertamenti efficaci e tempestivi, nell'immediatezza del reato o addirittura durante la sua permanenza”. Le intercettazioni, in realtà, verrebbero trasformate da mezzo di ricerca della prova in strumento di completamento e rafforzamento di una prova già acquisita “con grave pregiudizio per le attività di indagine anche in settori particolarmente delicati e sensibili”.

Allegati
Condividi l'articolo
Potrebbe interessarti anche

Femminicidio punito con l'ergastolo: Legge in vigore

17/12/2025

Gomma plastica. Rinnovo 2026-2028

17/12/2025

Parità di genere: domande entro il 30 aprile per l’esonero contributivo

17/12/2025

Nuovo regime di franchigia Iva 2025, istruzioni operative per i controlli

17/12/2025

Legge di Bilancio 2026: iperammortamento triennale e revisione incentivi

17/12/2025

Faq su concordato biennale: rideterminazione dell'imposta sostitutiva

17/12/2025

Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".

Leggi informativa sulla privacy