Anai. Illegittimo porre limiti di dimensione ai ricorsi amministrativi

Pubblicato il 02 giugno 2015

 Il Consiglio di Stato, con decreto n. 40 del 25 maggio 2015, ha stabilito il limite massimo di 30 pagine per i ricorsi amministrativi e le memorie difensive, aumentabile fino a 50, in caso di controversie particolarmente complesse o attinenti ad interessi sostanziali di particolare rilievo, anche da un punto di vista economico.

Il superamento delle 50 pagine è poi previsto solo in ipotesi di eccezionale e straordinaria rilevanza della questione, tale da non consentire, se non sacrificando la tutela, il rispetto dei limiti.dimensionali suddetti.

L'aumento delle pagine rispetto al consentito, deve essere autorizzato – entro tre giorni dalla presentazione dell'atto – mediante decreto del giudice in calce all'atto medesimo.

Le disposizioni in questione sono state aspramente criticate dall'Associazione Nazionale Avvocati Italiani, la quale ha parlato di normativa illegittima, con cui il legislatore ha inteso rimediare alle disfunzioni del sistema giustizia, tramite prescrizioni irrazionali ed ingiustificate, che consentono di censurare un avvocato – con conseguente menomazione del diritto alla difesa – sulla base di criteri del tutto aleatori e discerzionali.  

Condividi l'articolo
Potrebbe interessarti anche

Uso di telecamere pubbliche per sanzioni disciplinari: a quali condizioni?

17/12/2025

Legge di Bilancio 2026: iperammortamento triennale e revisione incentivi

17/12/2025

Faq su concordato biennale: rideterminazione dell'imposta sostitutiva

17/12/2025

Gomma plastica. Rinnovo 2026-2028

17/12/2025

Tassa Ue di 3 euro sui pacchi, da luglio 2026

17/12/2025

Assonime: analisi legge sull’IA. Responsabilità umana e delle imprese

17/12/2025

Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".

Leggi informativa sulla privacy