Riforma fiscale: approvata la proroga, tempi estesi ad agosto 2026

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Il percorso legislativo del Disegno di Legge (DDL) che modifica la delega al Governo per la riforma fiscale si è concluso con l’approvazione definitiva da parte del Senato. Dopo il primo via libera della Camera dei deputati il 16 luglio 2025, con 159 voti favorevoli e 102 contrari, anche il Senato ha approvato il provvedimento, sancendo così ufficialmente la proroga della delega fiscale.

Tra le principali novità introdotte, si segnala l’estensione del termine per l’attuazione della riforma da 24 a 36 mesi. Sono, inoltre, previste modifiche significative in materia di debiti tributari e una revisione organica delle norme che regolano il settore dei giochi pubblici.

NOTA BENE: Con l’approvazione parlamentare definitiva, il Governo avrà tempo fino al 29 agosto 2026 per adottare i decreti legislativi attuativi della riforma prevista dalla Legge 111/2023.

Posticipo del termine per i decreti legislativi

Con la proroga del termine per l’esercizio della delega fiscale, che passa da 24 a 36 mesi, slitta anche il termine per l’adozione dei decreti legislativi correttivi e integrativi, che viene ora fissato al 29 agosto 2028. Rimane inoltre in vigore il meccanismo automatico di proroga previsto in caso di ritardi nei pareri parlamentari. Anche la scadenza per la redazione dei Testi Unici finalizzati al riordino del sistema normativo fiscale viene differita, passando al 31 dicembre 2026.

Modifiche alla gestione dei debiti fiscali

Il testo approvato interviene in maniera significativa sui principi generali della delega, ampliando la disciplina relativa alla gestione dei debiti fiscali. In particolare, viene estesa la possibilità di pagamento parziale o rateizzato delle imposte, includendo non solo i tributi erariali, ma anche quelli di natura regionale e locale.

Le nuove disposizioni si applicano, inoltre, a tutte le situazioni previste dal Codice della crisi d’impresa, andando oltre la precedente limitazione alla sola composizione negoziata. Tra le novità più rilevanti figura l’inclusione dell’amministrazione straordinaria delle grandi imprese in crisi, con l’intento di fornire strumenti più flessibili ed efficaci per affrontare situazioni complesse di insolvenza o difficoltà economica.

Cambiamenti nel settore dei giochi

Importanti innovazioni riguardano anche il settore dei giochi pubblici, oggetto di una revisione normativa volta a rafforzare la tutela dei soggetti più vulnerabili e a contrastare il gioco d’azzardo patologico. In questo ambito, la previsione iniziale di una riduzione automatica dei limiti di giocata e di vincita viene sostituita dalla possibilità di una revisione modulabile, offrendo così al Governo maggiore flessibilità nell’intervenire su questi aspetti in base alle esigenze regolatorie.

Viene inoltre introdotto un sistema sanzionatorio più ampio e strutturato, che supera la precedente distinzione tra gioco online e offline. Le nuove norme prevedono un regime uniforme di sanzioni penali e amministrative, finalizzato a garantire un controllo più rigoroso e coerente sull’intero comparto, nel segno della responsabilità e della prevenzione.

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