Andare dalla mamma malata giustifica l'assenza alla visita fiscale

Pubblicato il 11 marzo 2010
La Cassazione, con sentenza n. 5718 del 9 marzo scorso, ha confermato la decisione con cui la Corte d'appello di Firenze aveva dato ragione ad un lavoratore al quale l'Inps aveva rifiutato il riconoscimento dell'indennità di malattia in quanto non era stato reperito per la visita fiscale, a casa, nella fascia oraria prevista per le visite. L'uomo si era difeso sostenendo che aveva ritardato il rientro a causa del traffico dopo che si era recato a trovare la madre, gravemente ammalata e reduce da un importante intervento chirurgico. I giudici di appello avevano ritenuto questo tipo di assenza come legittima. Da qui il ricorso in Cassazione dell'Istituto di previdenza per la quale, per contro, la motivazione addotta non era caratterizzata dagli estremi della cogenza.

La Corte, in particolare, ha ritenuto valido l'assunto del collegio fiorentino ribadendo come la situazione addotta dal lavoratore configuri “un'esigenza di solidarietà e di vicinanza familiare, senz'altro meritevole di tutela nell'ambito dei rapporti etico sociali garantiti dalla Costituzione”.
Condividi l'articolo
Potrebbe interessarti anche

Pubblica amministrazione, il nuovo decreto è legge

14/05/2025

Memorandum: scadenze fisco dal 16 al 31 maggio 2025 (con Podcast)

14/05/2025

Nuova classificazione delle attività economiche ATECO 2025: istruzioni Inps

14/05/2025

Vigilanza sui CED e lotta all’abusivismo: quali verifiche fa l’Ispettorato

14/05/2025

Sopravvenienze attive da sentenza: rileva il deposito, non il giudicato

14/05/2025

Decreto PA approvato in GU: misure fiscali

14/05/2025

Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".

Leggi informativa sulla privacy