Annotazione fatture, meno paletti

Pubblicato il 09 novembre 2007

L’agenzia delle Entrate, con la risoluzione n. 318 del 7 novembre risposto all’istanza d’interpello presentata da una società italiana che intende affidare a terzi la gestione delle operazioni di ricezione, protocollazione, registrazione in contabilità e della relativa archiviazione delle fatture di acquisto e delle note di credito, rispettando le disposizioni contenute nell’articolo 25 del dpr n. 633/1972. Nello specifico, l’Agenzia ha richiamato la risoluzione n. 153/E del 2000 e la circolare n. 45/E del 2005, confermando che nonostante l’assenza di una perfetta coincidenza del numero di protocollo attribuito e il numero progressivo Iva, la procedura di annotazione deve ritenersi del tutto corretta, purché sia possibile recuperare facilmente ogni documento contraddistinto dal protocollo di arrivo, come conservato nell’archivio cartaceo.

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