Annullata la condanna dell'imam

Pubblicato il 01 agosto 2008

La Prima sezione penale della Cassazione, con sentenza n. 32340/08, ha provveduto ad annullare la condanna impartita, dalla Corte di Appello di Milano, all'imam di Gallarate per associazione per delinquere finalizzata al traffico internazionale di armi e al favoreggiamento dell'immigrazione clandestina. I giudici di merito avevano fondato la propria decisione su alcune intercettazioni dalle quali risultavano contatti con esponenti di un gruppo islamico e con stranieri irregolari. Secondo la difesa dell'imam, tuttavia, tali telefonate provavano solo un interessamento e non un favoreggiamento nei confronti delle persone contattate. Nella sentenza, la Cassazione, dopo aver sottolineato come la motivazione della Corte di Appello risulti carente e parzialmente errata su parti essenziali, ha evidenziato che dalle intercettazioni risulti piuttosto che l'imam si interessava alla posizione lavorativa degli immigrati ed alla regolarizzazione degli stessi. Per tali motivi, la Cassazione ha annullato la condanna, rinviando ad un nuovo giudizio di merito.

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