Anpal. Assegno di ricollocazione rinviato a maggio

Pubblicato il 17 aprile 2018

La delibera n. 14/2018 del 10 aprile del Consiglio di amministrazione dell’Anpal ha, di fatto, prorogato al mese di maggio l’entrata a regime dell’assegno di ricollocazione.

Con tale provvedimento, infatti, si annulla la precedente delibera n. 3/2018 del 14 febbraio, riguardante la nuova misura di politica attiva.

Si ricorda che è stato il Dlgs n. 150 del 2015 ad introdurre l'assegno di ricollocazione per i percettori di NASpI, quando la durata di disoccupazione eccede i quattro mesi, spendibile al fine di ottenere un servizio di assistenza intensiva nella ricerca di lavoro. Successivamente, la stessa misura di politica attiva è stata estesa anche ai beneficiari del reddito di inclusione (Rei) ed ai lavoratori in Cigs nell’ambito dell’accordo di ricollocazione introdotto dalla Legge di bilancio per il 2018, per i quali saranno emanate successive indicazioni.

Sperimentazione ed entrata a regime

La suddetta misura di politica attiva ha avuto una fase di sperimentazione nel 2017, che ha visto coinvolto un campione di 30mila persone con un tasso di adesione pari al 10% a livello nazionale.

L’entrata a regime era prevista per il 3 aprile di quest’anno, ma la nuova delibera Anpal ha rinviato la “partenza del sistema con decorrenza dal mese di maggio 2018”, senza però indicare una data precisa.

Il motivo del rinvio - secondo quanto riferito dalla stessa Agenzia nazionale per le politiche attive del lavoro - è dovuto al fatto che anche i patronati sono ora coinvolti nell’operazione, con la conseguenza di un allungamento dei tempi per la messa a punto delle procedure informatiche. Così, per non rischiare dei malfunzionamenti, si è preferito rinviare di un po' l’entrata a regime della misura per avere la certezza che il sistema fosse pienamente operativo e affidabile.

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