Appello improcedibile per l'avvocato a cui sfugge la comunicazione via Pec dell'udienza

Pubblicato il 03 luglio 2014 Ogni avvocato, dopo la comunicazione del proprio indirizzo di Posta elettronica certificata al ministero della Giustizia attraverso il Consiglio dell'Ordine di appartenenza, diventa responsabile della gestione della propria Pec, nel senso che “se non la apre ne risente le conseguenze”.

Ed infatti, una volta che l'Ufficio giudiziario interessato sia stato abilitato all'utilizzazione del sistema delle notificazioni telematiche, la relativa Cancelleria ha la facoltà di trasmettere le prescritte comunicazioni ai difensori per mezzo della Pec da essi indicata.

E' questo il principio affermato dai giudici di Cassazione, Sezione lavoro, nel testo della sentenza n. 15070 del 2 luglio 2014 pronunciata con riferimento ad una vicenda che aveva visto un legale impugnare la dichiarazione di improcedibilità di un appello dopo che non aveva provveduto alla notifica alla controparte dell'appello e del decreto di comparizione.

In particolare, il decreto di fissazione dell'udienza era stato comunicato al legale a mezzo dell'indirizzo di posta elettronica che il professionista aveva indicato nel proprio atto di appello.

Problemi di gestione della Pec ininfluenti ai fini delle comunicazioni

L'avvocato, tuttavia, non aveva visualizzato la comunicazione in quanto non gli era stata ancora comunicata la password relativa alla propria casella di posta elettronica certificata, casella aperta proprio qualche giorno prima del deposito in cancelleria dell'atto di appello.

Circostanza, questa, ritenuta irrilevante da parte della Suprema corte in quanto, nella specie, non solo era stato possibile utilizzare la Pec, ma anche la trasmissione era andata a buon fine come certificato, “sicché l'inconveniente lamentato era dipeso esclusivamente da problemi di gestione della Pec da parte del relativo titolare (destinatario della comunicazione), come tali del tutto ininfluenti sulla validità della comunicazione stessa”.
Allegati
Condividi l'articolo
Potrebbe interessarti anche

Ai riders etero-organizzati spettano tutele da subordinati

04/11/2025

Commercialisti: sì alla legge di bilancio 2026, ma serve correggere le criticità

04/11/2025

Sospensione del lavoro: la Cassazione conferma la continuità dell’obbligo contributivo

04/11/2025

Legge di Bilancio 2026: le osservazioni dei consulenti del lavoro

04/11/2025

Riporto perdite fiscali nelle fusioni, è obbligatoria la perizia di stima

04/11/2025

Professionisti: come tassare i contributi in conto impianti dopo la riforma

04/11/2025

Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".

Leggi informativa sulla privacy