Appello, no a motivi nuovi o aggiunti

Pubblicato il 06 maggio 2014 Consentire la presentazione di motivi nuovi o aggiunti nel corso del procedimento di appello comporterebbe un'interferenza negativa sui tempi delle impugnazioni, “allargati ad libitum e senza alcun controllo in quanto rimessi all'iniziativa unilaterale della parte”.

Verrebbe, infatti, compromesso quanto sancito dall'articolo 111 della Costituzione in materia di ragionevole durata del processo.

Sulla base di questa considerazione, la Corte di cassazione, con la sentenza n. 18293 del 5 maggio 2014, ha rigettato il ricorso presentato da un imputato per maltrattamenti in famiglia, lesioni e violenza sessuale che, in fase di gravame, aveva presentato una memoria per introdurre un motivo di impugnazione del tutto inedito rispetto a quelli contenuti nell'originario atto di appello.
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