Approvata la legge sui domini collettivi

Pubblicato il 28 ottobre 2017

Nella seduta del 26 ottobre 2017, la Camera ha approvato, in via definitiva, il disegno di legge recante norme in materia di domini collettivi, già varato dal Senato il 31 maggio 2017.

I domini collettivi si caratterizzano per l'esistenza di una collettività che è proprietaria congiuntamente dei beni e che esercita, individualmente o congiuntamente, i diritti di godimento sui terreni sui quali insistono tali diritti. E’ il Comune a svolgere, di norma, funzioni di amministrazione di tali terreni salvo che la comunità non abbia la proprietà pubblica o collettiva degli stessi.

Ai sensi delle nuove previsioni, i domini collettivi sono riconosciuti come ordinamento giuridico primario delle comunità originarie, sono soggetti alla Costituzione, dotati di capacità di autonormazione, di capacità di gestione del patrimonio naturale, economico e culturale, che fa capo alla base territoriale della proprietà collettiva, considerato come “comproprietà inter-generazionale”.

Enti esponenziali con poteri di gestione

Si prevede, altresì, che gli enti esponenziali delle collettività titolari del diritto d'uso civico e della proprietà collettiva abbiano personalità giuridica di diritto privato ed autonomia statutaria. Questi enti esponenziali amministrano i beni di proprietà collettiva e i beni gravati da diritti di uso civico. Qualora non presenti, sono sostituiti dai Comuni nella gestione dei citati beni, gestione che avviene con amministrazione separata.

Beni collettivi, caratteristiche

I beni collettivi costituenti il patrimonio civico, sono inalienabili, indivisibili, inusucapibili, a perpetua destinazione agro-silvo-pastorale e sottoposti a vincolo paesaggistico.

Essi sono elencati nella normativa e sono costituiti da:

Revisione concessioni demaniali, testo passa al Senato

Nella medesima seduta, la Camera ha, altresì, approvato il disegno di legge che delega al Governo la revisione e il riordino della normativa relativa alle concessioni demaniali marittime, lacuali e fluviali ad uso turistico-ricreativo. L’esame del provvedimento passa ora all’altro ramo del Parlamento.

Condividi l'articolo
Potrebbe interessarti anche

Contratti di ricerca e incarichi post-doc: contributi INPS e Uniemens

12/09/2025

CGUE: tutela antidiscriminatoria estesa ai lavoratori caregiver

12/09/2025

Contributi minimi avvocati: avvisi pagoPA e modelli F24 - quarta rata

12/09/2025

Riforma commercialisti 2025: tutte le novità approvate dal Governo

12/09/2025

Bonus psicologo 2025: al via le domande dal 15 settembre

12/09/2025

Prima casa, vendita entro 2 anni. Quando l’utilizzo del credito?

12/09/2025

Ai sensi dell'individuazione delle modalitĂ  semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".

Leggi informativa sulla privacy