L'INPS, con la circolare n. 50 del 4 marzo 2025, fornisce indicazioni in merito agli assegni familiari per i soggetti esclusi dalla normativa generale sull'assegno per il nucleo familiare. In particolare, si rivolge a coltivatori diretti, coloni, mezzadri, piccoli coltivatori diretti e ai pensionati delle Gestioni speciali per i lavoratori autonomi, categorie per le quali continua ad applicarsi rispettivamente la normativa sugli assegni familiari e sulle quote di maggiorazione di pensione.
Gli importi mensili delle prestazioni spettanti ai soggetti sopra citati sono i seguenti:
Questi importi, come evidenziato nella circolare, rimangono applicabili in base alla normativa vigente.
La circolare n. 50/2025 specifica che i limiti di reddito familiare, fondamentali per determinare la cessazione o la riduzione degli assegni familiari e delle maggiorazioni delle pensioni, sono stati rivalutati in base al tasso di inflazione programmato per il 2024, pari al 2,3%. Tali limiti sono stati aggiornati nelle tabelle (Allegato n. 1), in vigore dal 1° gennaio 2025.
L'adeguamento annuale dei limiti di reddito tiene conto dell'inflazione, assicurando che le prestazioni non perdano valore reale rispetto al costo della vita. Questa misura rispecchia l'impegno dell'INPS nel mantenere una tutela efficace per le famiglie dei lavoratori autonomi, dei coltivatori diretti e dei pensionati delle gestioni speciali.
L'INPS, con la circolare n. 50/2025, stabilisce inoltre i limiti di reddito mensili per l'anno 2025, necessari per il riconoscimento del diritto agli assegni familiari. In particolare:
La circolare chiarisce che la cessazione del diritto agli assegni familiari per superamento dei limiti di reddito non comporta la perdita di altri diritti e benefici connessi alla vivenza a carico.
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